venerdì 20 marzo 2015

CROLLO DI UN TOTEM: Pertini e il golpe, quello che gli italioti non devono sapere !!

Pertini e il golpe, quello che gli Italiani non sanno

 

Nel 1985 s'è consumato ai danni del popolo italiano un vero e proprio golpe istituzionale che nessuno tra i pretesi guardiani della democrazia si é mai sognato di denunciare


Il 12 dicembre 1977 nelle stanze sorde e grigie dei Kommissari della Comunitá €uropea veniva emanata una direttiva (la n° 77/780) che, al fine di favorire condizioni di concorrenza degli istituti di credito nel territorio comunitario, stabiliva una sorta di liberalizzazione dell'attivitá bancaria. In Italia si diede attuazione a questa direttiva attraverso successivi provvedimenti legislativi, l'ultimo dei quali (il d.p.r. 350 del 1985 Firmato: PERTINI !!??) così stabiliva:
L'ATTIVITÀ DI RACCOLTA DEL RISPARMIO FRA IL PUBBLICO SOTTO OGNI FORMA E DI ESERCIZIO DEL CREDITO HA CARATTERE D'IMPRESA, INDIPENDENTEMENTE DALLA NATURA PUBBLICA O PRIVATA DEGLI ENTI CHE LA ESERCITANO.
L'AUTORIZZAZIONE ALL'ESERCIZIO DI TALE ATTIVITÀ È RILASCIATA DALLA BANCA D'ITALIA.
Poche parole ma sufficienti a creare i presupposti d'una vera e propria sovversione istituzionale. Infatti la natura dell'attivitá bancaria era stata fino a quel momento regolamentata dalle riforme del 1936 e dalla legge 141 del 1938 che così stabiliva:
LA RACCOLTA DEL RISPARMIO FRA IL PUBBLICO SOTTO OGNI FORMA E L'ESERCIZIO DEL CREDITO SONO FUNZIONI DI INTERESSE PUBBLICO REGOLATE DALLE NORME DELLA PRESENTE LEGGE. TALI FUNZIONI SONO ESERCITATE DA ISTITUTI DI CREDITO DI DIRITTO PUBBLICO, DA BANCHE DI INTERESSE NAZIONALE; DA CASSE DI RISPARMIO E DA ISTITUTI, BANCHE, ENTI ED IMPRESE PRIVATE A TALE FINE AUTORIZZATI.
TUTTE LE AZIENDE CHE RACCOLGONO IL RISPARMIO TRA IL PUBBLICO ED ESERCITANO IL CREDITO, SIANO DI DIRITTO PUBBLICO CHE DI DIRITTO PRIVATO, SONO SOTTOPOSTE AL CONTROLLO DI UN ORGANO DELLO STATO CHE VIENE A TAL FINE COSTITUITO E CHE È DENOMINATO "ISPETTORATO PER LA DIFESA DEL RISPARMIO E PER L'ESERCIZIO DEL CREDITO".
La legge del 1985 cessava di qualificare come attività di "INTERESSE PUBBLICO" la raccolta del risparmio e l'erogazione del credito che così assumevano semplicemente "CARATTERE D'IMPRESA"; inoltre, dal controllo dello Stato si passava al controllo della Banca d'Italia, le cui quote, come pochi sanno, sono detenute dalle stesse banche private le cui quote azionarie sono a loro volta possedute da SPA.
E tutto ció in palese violazione dell'articolo 47 della carta costituzionale che impone il controllo dello Stato sul credito e sul risparmio.
Negli anni immediatamente successivi è scattata la competizione a comprare tutto quanto di pubblico era presente in Italia. BANCHE, ASSICURAZIONI, ENEL, ENI, ecc. con il risultato che oggi è sotto gli occhi di tutti.
PERTINI sapeva ciò che faceva quando firmava quel decreto ?
Bella domanda che trova la risposta negli atti del "Britannia".
Si lo sapeva eccome e ----il silenzio dell' MI6 gli consentiva di conservare il terribile segreto della sua vita---- !!

Da allora la giurisprudenza dei tribunali penali inizió a statuire che il precedente quadro normativo che stabiliva la natura pubblica dell'attivitá bancaria e, conseguentemente, qualificava come incaricato di pubblico servizio il banchiere, (anche di banca privata) quando operava come collettore del risparmio e come erogatore del credito e, dunque, puniva come malversazione o corruzione o concussione od abuso d'ufficio i comportamenti illegali che venivano tenuti in quell'ambito, NON poteva più avere vigore.
Insomma, se chi erogava credito fuori dalle condizioni previste dalla legge o dai regolamenti interni o commetteva abusi nella gestione del risparmio era passibile di pesanti sanzioni penali, da allora in poi sarebbe ricaduto nella disciplina dei reati comuni; assai difficilmente comportamenti abusivi dei banchieri - tranne casi limite di volgari sottrazioni di danaro - avrebbero potuto essere penalmente puniti.
Pensiamo al caso Parmalat e ai fidi stratosferici concessi all'azienda, giá ampiamente decotta, di Tanzi e ai tanti crediti allegri concessi dai banchieri agli amici degli amici. Pensiamo alla gestione dei risparmi di tanti italiani, andata in fumo per la criminale propensione delle banche a contrabbandare come rendite sicure titoli ad alto rischio e destinati al macero.  Pensiamo a Fiorani  .....
Da una situazione di tutela dell'aspetto sociale del credito e del risparmio si passava così ad una situazione di totale deregolamentazione. Non solo dal punto di vista del controllo penale sulle condotte ma, soprattutto, dal punto di vista sociale ed economico. L'attivitá bancaria, giá considerata MEZZO per l'ordinata crescita dell'economia diviene SCOPO ossia l'arricchimento di caste di speculatori al di fuori d'ogni controllo da parte dello Stato.
Per quanto sopra e con il supporto di una pur modesta intelligenza è facile comprendere come sia una emerita stronzata ogni iniziativa di ripubblicizzazione di merci e servizi – un tempo pubblici - che stia a valle di un sistema monetario privato!
O lo Stato si riprende la Banca (ex) d'Italia o è tutto tempo perduto !
QUESTO E' IL VERO PROBLEMA REFERENDARIO in Italia !!!!

 

E' stato Pertini a sottrarre il controllo delle Banche allo Stato !!!


I tutori dell'Italia:
Il D.P.R. n° 350 del 27 giugno 1985 mise le banche fuori dal controllo dello Stato ...........
Chi fu il Presidente della Repubblica che lo firmò ?
Indovinello  ................
Un demente ?
Un colluso ?
Macchè, ironia della sorte ... il presidente più amato dagli italoidioti !

Il D.P.R. è stato firmato da Pertini che si è "dimesso" anticipatamente tre giorni dopo la firma .....(indovinate per quale motivo) e il 3 luglio è subentrato Cossiga.
Pertini, l'"UTILE IDIOTA" dei banksters della Commissione €uropea, non serviva più!
Visto che sorpresa ........ !!
Gli italioti "amano" sempre i sodomizzatori del popolo !! Che razza di deficienti ............ Il "potere" potrebbe fotterli (gli italioti) in ogni momento, per fortuna non è così crudele.
E nel 1982, proprio mentre lo stesso PERTINI riceveva la nazionale di calcio ("traditio" tipicamente italiana, rinnovatasi nel recente 2011 con il "migliorista" Napolitano, osannato e ricevuto dagli USA dal 4 al 19 aprile del 1978 (DOVE fu affiliato alla Ur-lodge "Three Eyes" da Brzezinsky), a fronte di un Aldo Moro rapito e poi trucidato da agenti CIA sotto copertura br. [VEDI ARTICOLO IN CALCE]
Perchè Moro sì, lui voleva ri-stampare la "banconota" di proprietà del popolo .....) la "triade" che allora mise in ginocchio l'Italia con la guerra in Libano si componeva di Lelio Lagorio (ministro della difesa, socialista e Cavaliere di Gran Croce dell'Impero Britannico), Beniamino Andreatta (ministro del tesoro che riformò "economicamente" lo Stato maggiore Militare su ordine della NATO) e Giovanni Spadolini (presidente del consiglio, già redattore de "La difesa della Razza", successivamente passato nei ranghi dei fedelissimi di Israele): basta ciò a comprendere il potere dei sovrasistemi di governo?
Questi tre tipetti erano ben noti a Paolo Borsellino che, segretamente, raccoglieva prove sulla morte di Falcone e sul "PATTO BRITANNIA" del 2 giugno 1992 ......... ecco perchè i "TRE PORCI" ne ordinarono la morte !!!

(R.Carpentieri)
 

"Lo dice proprio lui (Napolitano) nel 2008, quando gli italiani ancora non sapevano di che cosa si stesse parlando  ....... NWO (NUOVO ORDINE MONDIALE) !!
Il "primo comunista italiano" ricevuto negli USA dal 4 al 19 aprile del 1978 (sic!). Fu un viaggio storico, sia perché fu il primo di un dirigente del Pci negli Usa, sia perché avvenne in un momento drammatico della storia del nostro Paese, sia, soprattutto perché il criminale venne accolto nella Ur-lodge neoaristocratica Three Eyes.
Erano, infatti, i giorni del rapimento di Aldo Moro: l'Italia della solidarietà nazionale era sconvolta dai comunicati delle Brigate Rosse, dai morti, era lacerata tra la sofferta linea della fermezza e quella della scelta umanitaria  .......
Ma gli USA volevano dal capo dei "MIGLIORISTI" (finanziati da Marcello dell'Utri, vedi "IL MODERNO") la GARANZIA che Moro sarebbe "finito male" !!
Per quale ragione?  Perchè Moro voleva ri-stampare la "banconota" di proprietà del popolo  .....
Ebbene, questa è la NAPOLITANO STORY !!
Troppi Italiani hanno la memoria "corta" e vengono da anni di disinformazione ...... A me sembra che le ipotesi "complottiste" (TOTALMENTE DIMOSTRABILI) non tengano conto di chi è stato culturalmente, direi quasi cognitivamente, Giorgio Napolitano
O, meglio ancora: non spiegano a sufficienza che cosa è stata nel Pci la corrente migliorista, di cui Napolitano era il massimo rappresentante nazionale mentre quel povero uomo di PIO LA TORRE ne era la "vittima" sacrificale! (MORTE "UTILISSIMA" LA SUA A DIMOSTRARE CHE I COMUNISTI ERANO CONTRO LA MAFIA !!)
Eppure non è difficile: basterebbe risfogliare i giornali degli anni Ottanta per farsi riportare alla mente quanto i miglioristi fossero tiepidi con il sistema di potere dell'epoca -- quello del Caf, di cui Berlusconi era l'editore incaricato -- al quale non contrapponevano alcuna ipotesi di alternativa culturale e politica ma del quale bramavano solo qualche fetta di potere e di affari.

A fronte della sobria moralità di Berlinguer (!!??) e delle utopistiche teorizzazioni di Ingrao, i miglioristi rispondevano coltivando i rapporti con le aziende e con i "poteri forti", all'epoca assai più forti di adesso.
Un connubio che ebbe la sua punta di diamante a Milano, dove il Pci (dominato dai miglioristi, appunto) lungi dal denunciare politicamente la greppia craxiana - quella che poi prese il nome di Tangentopoli -- ambivano solo a farne parte: con la collaborazione alle giunte socialiste, con la spartizione dei posti chiave alla Rai e nel resto del sottopotere, attraverso gli ottimi rapporti con i potentati economici della città.
L'incarnazione plastica di questa impostazione era un mensile che si chiamava il Moderno, espressione dei miglioristi, che già nel nome rivendicava l'abbraccio con i valori dominanti della Milano da bere: dalla Borsa alla rucola, fino alla "modernità" -- appunto -- di quel dinamico broadcaster milanese che riempiva di pubblicità le pagine del mensile in questione: Silvio Berlusconi ....
E tuttavia, l'ignoranza degli Italiani è devastante: chi disconosce Napolitano come Presidente, gli contrappone Sandro PERTINI.
E' un'icona Pertini ? Cosa ha fatto per essere il "presidente più amato dagli Italiani"? 
Il capo dell'(ex)stato italiano nel 2011 ha ricevuto la nazionale di calcio... grandi titoli sui giornai e servizi TV!!
Nel 1982, un altro "cerebralmente bollito", ricoprendo la stessa carica, ricevette la nazionale di calcio. Che cosa lega i due fatti ?
Oggi siamo definitivamente una colonia (di ben ridotto peso politico) della Goldman Sachs e la nazionale di calcio aiuta la propaganda del nuovo "salvatore" Matteo Renzi ..... con  i soliti titoli distraenti e i soliti proclami alla "NAZIONE".

Nel 1982, proprio mentre PERTINI riceveva la nazionale, usciva questo comunicato stampa:
"per la prima volta dalla fine della Seconda Guerra Mondiale i militari italiani si trovano ad operare al di fuori dei confini nazionali. Grazie agli uomini di Italcon l'opinione pubblica e la classe politica riscoprono l'esistenza delle Forze Armate e comprendono la necessità di dotare il Paese di uno strumento in grado, oltre che di difendere i confini nazionali, anche di essere dispiegato all'estero a fianco degli altri Paesi occidentali."
Dieci giorni dopo, quando ancora tutto il popolo era distratto dalla " grandiosa impresa" (della nazionale di calcio e delle truppe in Libano !!  Nota 1), venivano poste le basi del futuro D.P.R. 350, firmato dal "cerebralmente bollito" PERTINI !

Cos'è il D.P.R. 350 ?
Vedi  Nota 2)
Un decreto del presidente della repubblica che sottrae il controllo delle banche italiane allo stato !
Dopo di allora......la "TRAGEDIA" !!!
E gli Italiani che fanno ? Osannano Pertini ??!!"

Nota 1. .La "triade" che mise l'Italia in guerra si componeva di Lelio Lagorio (ministro della difesa,socialista e Cavaliere di Gran Croce dell'Impero Britannico), Beniamino Andreatta (ministro del tesoro che riformò "economicamente" lo Stato maggiore Militare su ordine della NATO) e Giovanni Spadolini (presidente del consiglio, già redattore de "La difesa della Razza", successivamente passato nei ranghi dei fedelissimi di Israele): basta a comprendere il potere dei sovrasistemi di governo?

Nota 2. Con il Regio decreto-legge 12 marzo 1936, n° 375 Articolo 20, si stabiliva: "La Banca d'Italia, creata con Legge 10 agosto 1893, n° 449, è dichiarata Istituto di diritto pubblico"! Con la "gran porcata" firmata da Pertini, veniva affidato il controllo e la nomina dei controllori alla Banca d'Italia che da lì a poco diventava "privata" perchè di proprietà di banche privatizzate !

deca
http://altravocedelsannio.blogspot.it/2013/08/pertini-e-il-golpe-quello-che-gli.html#.VMaae4JFAbU.google_plusone_share



ARTICOLO SULL'OMICIDIO COMPIUTO DALLA CIA ---- >  http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/05/ecco-chi-ha-ucciso-aldo-moro.html#more


ECCO CHI HA UCCISO ALDO MORO


Roma, via Caetani, 9 maggio 1978 - il ritrovamento del corpo di Aldo Moro appena ucciso!

di Gianni Lannes


In Italia qualcuno se n'è accorto?
O meglio a qualcuno interessano democrazia, libertà e indipendenza politica in questa sciagurata penisola?  
Steve Pieczenik inviato in missione da Washington, dopo 32 anni ha vuotato il sacco:



«Ho messo in atto la manipolazione strategica che ha portato alla morte di Aldo Moro al fine di stabilizzare la situazione dell’Italia. I brigatisti avrebbero potuto cercare di condizionarmi dicendo “o soddisfate le nostre richieste e lo uccidiamo”. Ma la mia  strategia era “No, non è così che funziona, sono io a decidere che dovete ucciderlo a vostre spese”. Mi aspettavo che si rendessero conto dell’errore che stavano commettendo e che liberassero Moro, mossa che avrebbe fatto fallire il mio piano. Fino alla fine ho avuto paura che liberassero Moro. E questa sarebbe stata una grossa vittoria per loro». 
lo statista Aldo Moro ed il criminale della Ur-lodge "Three Eyes" Henry Kissinger
 
Kissinger & Napolitano [camerati della Ur-lodge Three Eyes] - foto www.quirinale.it
Pieczenik, assistente del sottosegretario Usa nel 1978, psichiatra, specialista in "gestioni di crisi", esperto di terrorismo, visse - secondo quanto ha rivelato in un libro-intervista pubblicato nel 2008 "Abbiamo ucciso Aldo Moro. Dopo trent'anni un protagonista esce dall'ombra" edito in Italia da Cooper e curato da Nicola Biondo e passato stranamente inosservato - gomito a gomito con Francesco Cossiga la parte cruciale dei 55 giorni. Era lui, "l'esperto nordamericano del Dipartimento di Stato U.S.A. che indirizzò e gestì l'azione dello Stato italiano con le Br. La sua presenza al Viminale è stata interpretata, da molti, negli scorsi anni, come una sorta di "controllo" Usa sulla vicenda che coinvolgeva un Paese all'epoca decisivo negli equilibri Est-Ovest. 


L’inviato della Casa Bianca, Pieczenik spiega e rivendica la scelta di aver finto di intavolare una trattativa con le Br quando invece «era stato deciso che la vita dello statista era il prezzo da pagare». L'esperto Usa va anzi oltre nelle sue rivelazioni: da un certo punto in poi tutta la sua azione mirò a far sì che le Br non avessero altra via d'uscita che uccidere Moro, fatto questo che avrebbe risolto la gran parte dei problemi che rischiavano di far conquistare all'Italia libertà, sovranità e indipendenza dagli Stati Uniti d’America.
«La mia ricetta per deviare la decisione delle Br era di gestire - spiega nel libro lo psichiatra - un rapporto di forza crescente e di illusione di negoziazione. Per ottenere i nostri risultati avevo preso psicologicamente la gestione di tutti i Comitati (del Viminale n.d.r.) dicendo a tutti che ero l'unico che non aveva tradito Moro per il semplice fatto di non averlo mai conosciuto».

Nel libro del giornalista francese Emmanuel Amara si spiega che il momento decisivo arrivò quando Moro dimostrò di essere ormai disperato. Su quella base si decise l'operazione della Duchessa, ossia il falso comunicato delle Br, scelta questa presa nel Comitato di crisi. «I brigatisti non si aspettavano di trovarsi di fronte ad un altro terrorista che li utilizzava e li manipolava psicologicamente con lo scopo di prenderli in trappola. Avrebbero potuto venirne fuori facilmente, ma erano stati ingannati. Ormai non potevano fare altro che uccidere Moro. Questo il grande dramma di questa storia. Avrebbero potuto sfuggire alla trappola, e speravo che non se ne rendessero conto, liberando Aldo Moro. Se lo avessero liberato avrebbero vinto, Moro si sarebbe salvato, Andreotti sarebbe stato neutralizzato e i comunisti avrebbero potuto concludere un accordo politico con i democristiani. Uno scenario che avrebbe soddisfatto quasi tutti. Era una trappola modestissima, che sarebbe fallita nel momento stesso in cui avessero liberato Moro».
Pieczenik spiega che Cossiga ha approvato la quasi totalità delle sue scelte e delle sue proposte. «Moro, in quel momento, era disperato e avrebbe sicuramente fatto delle rivelazioni piuttosto importanti ai suoi carcerieri su uomini politici come Andreotti. E' in quell'istante preciso che io e Cossiga ci siamo detti che bisognava cominciare a far scattare la trappola tesa alle Br. Abbandonare Moro e fare in modo che morisse con le sue rivelazioni. Per giunta i carabinieri e i servizi di sicurezza non lo trovavano o non volevano trovarlo». 
Pieczenik traccia un bilancio di questa sua strategia: «Ho messo in atto la manipolazione strategica che ha portato alla morte di Moro al fine di stabilizzare la situazione dell'Italia. Mai l'espressione 'ragion di Stato' ha avuto più senso come durante il rapimento di Aldo Moro in Italia».

Pieczenik raggiunse tre obiettivi: eliminare Moro, impadronirsi dei nastri dell’interrogatorio e del vero memoriale dello statista italiano, costringere le Br al silenzio

Un passo indietro: durante il viaggio negli Stati Uniti del settembre 1974 Kissinger minacciò pesantemente Moro, come ha ricordato in un’aula giudiziaria il suo portavoce Corrado Guerzoni. Ed è bene non dimenticare la testimonianza della moglie di Moro, che riferì alla Commissione parlamentare che cosa dissero al marito esponenti della delegazione americana: “… Lei deve smettere di perseguire il suo piano politico di portare tutte le forze del suo paese a collaborare direttamente. Qui, o lei smette di fare questa cosa, o lei pagherà cara, veda lei come la vuole intendere".
Dunque, niente più misteri, però ancora un bel po’ di carte inaccessibili nei palazzi del sottomesso Stato tricolore. 
Com'è possibile che il Presidente della Repubbblica Napolitano riceva con gli onori riservati ad un capo di Stato il criminale internazionale Henry Kissinger? fu affiliato alla Ur-lodge "Three Eyes" da Brzezinsky

Toc toc: c’è almeno un giudice a Berlino, non dico a Maglie o perfino a Roma che possa riaprire le indagini ed avanzare qualche rogatoria internazionale su questa ennesima operazione di guerra terroristica del Governo nordamericano?

I reati di strage (via Fani) e di omicidio premeditato non vanno mai in prescrizione.
O valgono sempre i trattati segreti ed incostituzionali?

riferimenti:

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/search?q=moro

http://www.youtube.com/watch?v=TOVrxtHKnOM

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