Non troveremo mai la verità se non saremo disposti ad accettare anche ciò che non ci saremmo mai aspettato ....
--- "Gli uccelli nati in una gabbia pensano che volare sia una malattia" - Alejandro Jodorowsky
‘Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere.’ - Eric Arthur Blair
sabato 20 agosto 2016
Т-14 Армата : 10 anni avanti al Merkava Mk.IV DorDalet
Il T-14 Armata (Армата) è un MBT di nuova generazione presentato il 9 Maggio 2015 (giorno del 70°Anniversario della Vittoria Sovietica sui Nazisti) e prodotto dalla Uralvagonzavod.
Il T-14 è basato sul T99, prototipo di piattaforma su cui si basano i nuovi mezzi corazzati russi, da MBTs ad artiglierie fino a mezzi per trasporto truppe. Il carro è equipaggiato con un cannone principale2A82-1M ad anima liscia da 125 mm, con una mitragliatrice da 7,62×54 mm. remotizzata e da una mitragliatrice 7,62 mm. coassiale.
Infografia del T-14 Armata
Storia del T-14 Armata
L’introduzione del T-14 nell’Esercito Russo è il passo avanti che ha definitivamente sancito la fine degli MBTsovietici. Il progetto del T-14 non nasce in epoca moderna ma già negli anni ‘80 l’Unione Sovietica iniziò lo studio di un futuro MBT, sviluppando inizialmente l’Izdeliye 490, caratterizzato da 2 componenti di equipaggio (il capocarro aveva anche funzione di cannoniere e pilota, soluzione già sperimentata nell’Izdeliye 775) posizionati nello scafo al di sotto della torretta, con il treno di rotolamento costituto da 7 ruote e cannone da 125 mm.
Il successivo sviluppo dell’Izdeliye 490 fu l’Izdeliye 490A BUNTAR in sviluppo dal 1982 che presenta una torretta relativamente bassa con cannone da 125 mm e un equipaggio di 3 componenti
posizionati nello scafo; è inoltre caratterizzato da camera termica,
sensore infrarosso e, forse, sensori radar. In seguito fu testato il
cannone 2A73 da 152 mm su scafo BUNTAR denominato in questo caso Izdeliye 477 MOLOT (o FST-2 in terminologia NATO), seguito dalla versione 447A.
Con la fine dell’Unione Sovietica il progetto fu accantonato e solo nel
1995 venne ripreso nuovamente, basandosi su tutti gli studi fatti in
precedenza: il primo progetto fu l’Izdeliye 640 denominato anche Black Eagle, basato su scafo T-80U con treno di rotolamento allungato e con 7 ruote, caratterizzato da un cannone 2A46 da 125 mm
con sistema di ricaricamento automatico con peso totale di 48t.
Contemporaneamente allo sviluppo del Black Eagle, venne progettato l’Izdeliye 195 (o T-195), caratterizzato da 3 componenti di equipaggio, peso di 55t e cannone ad anima liscia 2A83 da 152 mm con cannoncino laterale da 30 mm; questo carro fu designato al Ministero della Difesa russo come successore della serie sovietiche, denominato T-95,
che sarebbe stato presentato nel 2009; a causa del notevole costo e
complessità, il carro fu abbandonato. L’intero progetto del T-195 fu
ripreso e modificato progettando l’Izdeliye 148, in seguito denominato T-14 Armata; primi test del T-14 avvennero nel novembre 2013 e completamento nel 2015. Il nome Armata deriva da un antico cannone russo del 14°secolo, dal latino “arma” (arma in italiano).
Izdeliye 490A BUNTAR
Black Eagle o Izdeliye 640
Izdeliye 195 o T-195 (designato poi T-95 per l’entrata in servizio)
Armamento del T-14 Armata
Il primo prototipo è stato mostrato al RussianArmsExpo a Nizhny Tagil nel Settembre 2013: il design e la struttura dell’Armata si rifanno in parte ad un progetto del 1995, il T95 (Object 195) del quale pochi prototipi sono stati costruiti.
L’equipaggio del T-14 è composto da 3 persone:pilota, capocarro e servente (addetto agli armamenti), posizionati nella parte anteriore dello scafo, protetti da una cellula di sicurezza.
L’armamento principale del T-14 è un cannone ad anima liscia 2A82-1M da 125 mm (4.92 in), versione migliorata del 2A46
utilizzato sui carri della precedente serie (T-90/80/72); il cannone
principale, completamente automatizzato nella ricarica, è in grado di
sparare 10-12 colpi/min con una gittata massima di 8 km.
I sensori ottici del T-14 sono in grado di rilevare un obiettivo ad una distanza superiore di 5 km durante il giorno, a 3,5 km durante la notte tramite i sensori termici; il telemetrolaser ha invece un range di azione massimo di 7,5 km. Come nei carri di ultima generazione, sono presenti 2 sistemi ottici, uno per il cannoniere e uno per il capocarro (nel caso del secondo il dispositivo è panoramico ed è posto accanto alla mitragliatrice remotizzata).
Il 2A82-1M è in grado di sparare munizionamenti Vacuum-1, proiettili Telnik a detonazionate controllata e ATGM 3UBK21 Sprinter appositamente progettati per questo cannone.
In futuro il 2A82-1M verrà sostituito con il 2A83, cannone da 152 mm e il carro potrebbe essere equipaggiato anche con un cannone da 30 mm per scopi anti-aerei.
L’armamento secondario è costituto da una torretta remotizzata con una mitragliatrice Kord (versione 6P49) da da 7,62×54 mm. remotizzata e con una mitragliatrice PKTM coassiale (versione 6P7K) da 7,62 mm.
Cannone 2A82-1M
L’unità propulsiva del T-14ChTZ 12Н360 (A-85-3A, diesel) fornisce 1260 HP ed è situata nella parte posteriore del carro, che permette un raggio d’azione di circa 500 km con una massima velocità di 80/90 km/h. I rulli dei cingoli (in totale 7).
La massa totale del veicolo è di circa 48t.
Componenti del T-14 Armata
Protezione del T-14 Armata
Il T-14 Armata presenta un corazzatura principale denominata Malachit e il sistema di protezione attivoAfghanit (APS: Active Protection System).
Il sistema Afghanit include dei radar posizionati a 360° intorno alla torretta che rilevano e seguono munizionamenti di vario genere, tra cui proiettili controcarro o missili: posizionati sopra la torretta, sono presenti 2 lanciatori APS (direzionabili) e sotto di essa 2 lanciatori da 5 tubi (fissi) che intercettano oggetti in arrivo sparando una carica nella loro direzione (riprendendo così il vecchio sistema Drozd); inoltre è presente un sistema APS fisso che consiste in 12 cariche
che possono essere sparate per intercettare missili in arrivo.
Questo
sistema è gia in uso sugli MBT israeliani e in sviluppo per i futuri
Leopard 2.
Il T-14 è inoltre equipaggiato con un sistema ERA (Explosive Reactive Armor) di ultima generazione:
non sono più presenti piastrelle distanziate come avviene sui
T-90/80/72 ma un insieme di piastre ERA accoppiate per diminuire la segnatura termica e radar.
Torretta
remotizzata, lanciatore APS direzionabile, lanciatori APS fissi e radar APS formano il più complesso sistema di difesa attualmente progettato e
sviluppato.
Le forze armate russe stimano di poterne produrre 500 unità annue a partire dal 2016, per arrivare entro il 2020 a creare una forza corazzata di 2.400 nuovi carri da combattimento.
Il progetto del “T-14 Armata” già prevede la sua evoluzione in un mezzo da battaglia interamente robotizzato.
Esportazione del T-14 Armata
Attualmente il T-14 Armata è in uso solo alle Forze Armate Russe ma in futuro altri Stati come Egitto, India o Cina potranno ricevere i primi modelli da esportazione dell’MBT.
T-14 Армата MISCELLANEA DI DOCUMENTARI SUL PRODIGIOSO MBT .....
Ciao, vorrei fare delle precisazioni
In base alle informazioni trapelate il peso del T-14 è tra le 50t e le 55t. Non 58.
La torretta a controllo remoto monta una mitragliatrice calibro 7,62×54 e non una 12,7.
Le ruote, anche se simili, non sono le stesse del T-80, infatti hanno una misura leggermente superiore.
La potenza del motore è fissata a 1250 cavalli, potenzialmente può svilupparene massimo 1500 o 1800 secondo altre fonti.
Gli intercettori del sistema Afghanit non sono come quelli del Drozd,
infatti usano una carica cava dal profilo particolare per aumentare le
possibilità di distruzione delle minacce, il Drozd usa delle semplici
cariche a frammentazione.
Infine, quello mostrato nel 2015 è la versione base del T-14, poco più che prototipi.
La versione che entrerà in produzione seriale e che useranno le Forze
Armate russe sarà diversa e probabilmente sarà nominata T-14A.
Infatti, secondo recenti dichiarazioni tra gli addetti ai lavori, è già
in test una versione migliorata con il tanto rimpianto cannone
automatico da 30mm sul lato della torretta, protezioni aggiunte ai
sensori dell’APS, e nuovi sensori ottici che funzioneranno insieme ai
radar dell’APS per una migliore identificazione delle minaccie al fine
di ridurre i falsi positivi.
Forse potrebbe usare un equipaggio di solo 2 uomini, ma questa è una mia supposizione.
Non è chiara invece cosa sarà la versione con il cannone da 152mm, si
è parlato di un “tank killer” che usa i proiettili d’artigliera di
precisione per colpire su lunghe distanze e, nel caso, dare anche
supporto d’artiglieria, praticamente un MSTA senza l’ingonbrante
torretta e con i sistemi difensivi di un MBT. Ma sono voci da prendere
con le pinze…
Spero di essere stato utile.
Il nuovo carro armato principale (MBT) della Russia T-14 (Армата) Armata
fece la prima apparizione un anno fa, durante la Parata del Giorno
della Vittoria del maggio 2015.
A differenza di oggi, il mezzo era solo
un prototipo segreto. E’ noto da poco che Uralvagonzavod fornirà il
primo lotto di 100 carri armati operativi T-14 Armata alle forze di
terra russe tra il 2016 e il 2017. L’esercito russo prevede di acquisire
2.400 T-14 prima del 2020.
Sergej Chemezov, amministratore delegato
della società statale Rostec, ha detto a Wall Street Journal
che il carro armato è in produzione di serie. Il mezzo è apparso alla Parata del Giorno della Vittoria del 2016 a Mosca. Il
nuovo carro armato pesa 48 tonnellate e può raggiungere una velocità di
oltre 90 km/h.
La stampa 3D è stata utilizzata dal 2015 per la
produzione dei prototipi, una rivoluzione tecnologica!
Attualmente il carro armato è dotato del cannone standard da 125mm in
grado di sparare diversi tipi di munizioni. La torretta è automatizzata e
priva di condotto d’espulsione. Il ritmo di tiro è di 10-12 colpi al
minuto. La gittata massima con effettiva penetrazione è 8 km. Il raggio
di rilevamento dei sensori ottici del serbatoio è oltre 5 km per
obiettivi dalle dimensioni di un carro armato di giorno e di almeno 3,5
km di notte con i visori termici.
Il telemetro laser ha una portata
massima teorica di 7,5 km. Questi sistemi sono duplicati; inoltre vi è
un terzo sistema che può sparare in movimento. Il veicolo può essere
facilmente dotato di un molto più potente cannone da 152 mm in futuro.
L’armamento secondario è composto da una mitragliatrice da 12,7 mm KORD
(GRAU 6P49) con 300 colpi e una mitragliatrice da 7,62,mm PKTM (6P7K)
con 1000 colpi. Tutte le armi sono telecomandate. Inoltre, altri 1000
colpi possono essere immagazzinati.
Una mitragliatrice da 12,7mm è
installata sul visore della torretta del comandante, evitando ostacoli
visivi, mentre la parte anteriore della torretta ha una feritoia
presumibilmente destinata alla mitragliatrice coassiale da 7,62 mm. Un
sistema di controllo digitale dirige il movimento del carro armato,
insegue gli obiettivi e attiva i sistemi di difesa, permettendo
all’equipaggio di concentrarsi sul combattimento. Il carro armato è
dotato di GLONASS e GPS NAVSTAR. “Armata è di gran lunga migliore dei migliori analoghi stranieri nei sistemi di protezione integrati”, osserva l’esperto della controllata Impianto Trattori.
“Alcuno all’estero incorpora le principali protezioni a strati. La Russia sì”,
ha detto Mikhail Alekseev, direttore della ricerca e capo progettista
dell’Istituto di Ricerca sull’Acciaio. Un’altra caratteristica specifica
è il sistema di protezione attiva (APS) Afghanit. Il sistema include un
radar millimetrico per rilevare, monitorare, intercettare e
interrompere il sistema di guida delle munizioni anticarro, con
penetratori cinetici o doppia carica.
Il veicolo è inoltre dotato di una
suite di contromisure per disturbare i sistemi di guida laser nemici.
E’ possibile utilizzare dei proiettili intercettori per l’APS, dotati di
penetratori esplosivi. Se un proiettile riesce a superare l’APS, il
veicolo è protetto da due strati di corazza esplosiva reattiva Malakit oltre a robuste blindature passive. Piastre blindate proteggono alcune zone altrimenti vulnerabili ai lanciagranate.
L’equipaggio di tre effettivi è protetto dalla capsula blindata interna.
Il telaio e la torretta sono dotate di armatura reattiva esplosiva
anteriormente, lateralmente e superiormente. La forma della torretta è
progettata per ridurne le firme radar e termica. Il T-14 utilizza il
sistema di controllo computerizzato integrato che monitora stato e
funzioni dei moduli del serbatoio. In battaglia, il software può
analizzare le minacce e poi suggerire o attivare automaticamente le
azioni per eliminarle.
Può rilevare e correggere gli errori
dell’equipaggio. Il T-14 è propulso dal motore diesel a controllo
elettronico ChTZ 12N360 (A-85-3A) da 1500 CV. L’autonomia operativa è di
oltre 500 km. Il carro armato si distingue per la mobilità strategica
con una velocità di 90 chilometri all’ora. Il peso moderato di 48
tonnellate permette di essere facilmente trasportato via ferrovia e con
il rimorchio, preservando la vita operativa di motore e trasmissione, e
può attraversare la maggior parte dei ponti.
2 carri armati con i loro
equipaggi e tutte le attrezzature associate possono essere facilmente
aerotrasportati dall’aereo da trasporto pesante An-124. Il carro armato è
dotato di un radar da 26,5-40 GHz dalla portata di 100 km, utilizzato
principalmente dal sistema di protezione attiva. 40 bersagli aerei e 25
terrestri con dimensioni minime di 0,3 m possono essere monitorati
contemporaneamente. Il sistema di sorveglianza provvede automaticamente
al tiro per la distruzione del bersaglio, e può passare all’APS e ai
principali computer di controllo dell’arma.
Il carro armato può indicare
i bersagli all’artiglieria e svolgere funzioni di difesa aerea e
ricognizione. Il T-14 utilizza canali di comunicazione altamente
protetti che collegano il gruppo di T-14 al posto di comando.
Riassumendo il tutto, va sottolineato che il veicolo ha una serie di
caratteristiche uniche che lo fanno risaltare sugli altri carri armati
nel mondo. Ha un sistema di protezione moderno, una torretta automatica e
un compartimento per l’equipaggio protetto da ogni diffusa arma del
nemico.
La piattaforma di combattimento universale Armata costituisce il
principale carro armato da battaglia T-14, il veicolo da combattimento
pesante per la fanteria T-15, il veicolo recupero corazzato T-16 e una
miriade di altri veicoli. La flessibilità della piattaforma Armata
dà buone possibilità sul mercato dell’esportazione.
Il T-14 ha un
potenziale illimitato nella modernizzazione, insieme a un costo di
produzione ragionevole, aumentandone significativamente le possibilità
di esportazione. Armata può soddisfare le diverse esigenze dei
possibili clienti, operando su tutto lo spettro dei combattimenti. Altro
importante vantaggio, il carro armato avrà un costo di soli 250 milioni
di rubli (3,75 milioni di dollari) quando sarà in produzione di serie,
mettendo il carro armato in posizione di forza nel competere con i
concorrenti europei e degli Stati Uniti sul mercato globale
dell’esportazione.
I concorrenti dell’Armata, come Leopard 2 tedesco, M1 Abrams statunitense e Challenger 2
inglese costerebbero comunque 6,8 – 8,6 milioni di dollari. Egitto,
Cina, India, Iran ed Iraq sono potenziali acquirenti.
Senza dubbio, l’Armata ha
un grande futuro. Dopo tutto, è il il carro armato leader mondiale dal
design più nuovo e radicale da molti anni. E non vi è quasi alcun rivale
in vista.
Entro
fine anno verranno conclusi tutti i lavori per l’equipaggiamento dei
nuovi mezzi tecnici militari con il sistema di protezione attiva
“KA3 Afganit”, capace di rilevare la presenza di lanci e intercettare i
proiettili in volo.
I
mezzi militari delle serie "Armata" entro fine 2016 saranno dotati dei
nuovi rilevatori ultravioletti che consentono non soltanto di rilevare
ma anche d'intercettare i missili anticarro e le granate. Lo ha scritto
martedi il quotidiano Izvestia, citando un portavoce del ministero
della Difesa.
"Attualmente i rilevatori ultravioletti sono
già stati installati sui carri armati T-14 e sul veicolo da
combattimento pesante T-15 della serie Armata e sono in corso i test di
composizione del complesso di protezione attiva Afganit. I lavori
verranno conclusi entro la fine di quest'anno", ha detto il portavoce
del ministero della Difesa, citato dal quotidiano.
Nel complesso di difesa attiva che neutralizza i missili degli
avversari, sono entrati degli speciali rilevatori ultravioletti che
attraverso la ionizzazione dell'aria rilevano i proiettili sparati
contro il veicolo da qualsiasi direzione. Secondo il quotidiano, alla
base dei rilevatori si trovano dei fotocatodi ultravioletti che sono
stati sviluppati e prodotti dall'azienda di Novosibirsk AO Katod.
"Quando il razzo viaggia verso il bersaglio, la
fiamma emessa dal suo propulsore ionizza l'aria nella quale si formano i
fotoni dello spettro ultravioletto i quali sono catturati dai nostri
fotocatodi. I nostri rilevatori non sono capaci soltanto di accorgersi
del lancio, ma stabiliscono anche le coordinate, tracciano la
treiettoria e misurano la velocità di razzi e granate. In base ai dati
ricevuti il sistema di protezione attiva abbatte il bersaglio con uno
speciale proiettile", ha raccontato al quotidiano la Katod.
Si evidenzia che i nuovi rilevatori individuano le emissioni
ultraviolette non solo dello stesso bersaglio ma anche di quelli che
sono in volo oltre i razzi e le granate, e anche le esplosioni. Secondo
gli sviluppatori grazie al fatto che i vari ostacoli naturali non
disturbano il lavoro del sistema, questo può distinguere con alta
precisione gli obiettivi pericolosi da quelli che non lo sono.
Diversi
Paesi sono interessati ad acquistare i moderni veicoli blindati russi,
che sono stati messi in mostra alla Parata della Vittoria di Mosca il 9
maggio scorso: scrive "Izvestiya", riferendosi all'assistente del
presidente sulla cooperazione tecnico-militare Vladimir Kozhin.
Hanno
catturato una maggiore attenzione in particolare i carri armati
"Armata" e i blindati della fanteria. Sono desiderose di comprare i
nuovi armamenti la Cina, l'India e i Paesi del sud-est asiatico.
Prima di tutto, secondo Kozhin, i nuovi mezzi
andranno all'esercito russo. In futuro non sono escluse esportazioni. Attualmente i clienti stranieri ricevono materiale militare dalla Russia
in base ai contratti in vigore.
Gli esperti ritengono che la Russia venderà i nuovi
mezzi all'estero non prima di 3 anni. Tuttavia esistono casi in cui
l'esercito di un Paese straniero ha ricevuto mezzi militari prima delle
forze armate dello Stato in cui venivano prodotti. Ad esempio l'Iran ha
iniziato ad usare gli aerei americani F-14 prima dell'Aviazione USA.
L'introduzione
della stampa 3D consente di risparmiare tempo e risorse nella
produzione di mezzi militari della famiglia "Armata", osserva la rivista
americana “The National Interest”. La tecnologia rende già possibile
produrre parti in titanio di lunghezza di diversi metri con le stampanti
3D.
Le
imprese del complesso militare-industriale russo hanno iniziato a
utilizzare la tecnologia di stampa 3D per la produzione dei componenti
per il carro armato T-14 "Armata" e gli altri mezzi della fabbrica
"Uralvagonzavod", scrive la rivista "The National Interest".
"La stampa 3D consente di
accelerare la produzione pilota. L'utilizzo delle stampanti 3D consente
di produrre rapidamente i prototipi realizzati tramite programmi Cad sul
computer," — la rivista cita le parole del direttore del Laboratorio di
prototipazione rapida e nuove tecnologie "Elektromashina" Anton Ulrich.
L'esperto ha osservato che l'introduzione della
stampa 3D può far risparmiare tempo e risorse nella produzione: "Non c'è
bisogno di componenti raffinate per ottenere un prototipo, e poi,
capendo che il montaggio non ci sarà, avviare di nuovo la produzione.
Non serve consumare il metallo".
Inoltre, presto sarà possibile produrre non solo
componenti singoli, ma anche tutta una serie di parti assemblate del
carro armato "Armata".
"Nel prossimo futuro "Elektromashina", facente
parte della struttura della società "Uralvagonzavod" produttore di
Armata, "prevede di avviare la produzione di componenti in titanio di
lunghezza di diversi metri con le stampati 3D", — aggiunge la rivista.
Finchè i componenti preparati in questo modo serviranno come
prototipi, alcuni materiali potranno essere mandati al montaggio subito
dopo la stampa 3D, tuttavia i requisiti dell'industria della difesa sono
più severi per queste componenti.
Il
T-14 Armata è un carro armato russo di ultima generazione, presentato
pubblicamente il 9 maggio 2015 durante la parata dedicata al
settantesimo anniversario della vittoria nella Seconda guerra mondiale.
L"Armata"
è il panzer più avanzato dell'esercito russo, ma fino a poco tempo fa non
se ne sapeva niente. In questo video l'"Armata" esegue un numero unico:
il cannone resta puntato contro un obiettivo fisso, mentre la base del
carro armato ruota su stessa per svariate volte.
La
holding russa "Russian Electronics" ha creato una fibra di ferrite ad
alta tecnologia con il compito di proteggere dagli effetti della guerra
elettronica i mezzi militari.
Si
osserva che il materiale unico è in grado di schermare l'impatto delle
onde d'urto delle armi di guerra elettronica e di rendere i veicoli
blindati, i sistemi missilistici di difesa aerea e persino gli aerei
"invisibili".
"Il nostro sviluppo è comparabile in alcuni
prodotti ad un tessuto. Inoltre il suo livello di assorbimento di onde
elettromagnetiche è comparabile con gli analoghi molto più pesanti e
ingombranti utilizzati nelle apparecchiature elettroniche per la difesa
dalle armi radio-elettroniche e contro il rilevamento delle attrezzature
militari tramite le loro radiazioni elettromagnetiche. Di fatto abbiamo
creato un "mantello" per tutti i mezzi militari russi e per le unità
sul campo di battaglia contro le moderne armi di precisione", — il
quotidiano "Izvestia" riporta le parole del direttore generale della
società Igor Kozlov.
Si osserva che il materiale creato dagli specialisti russi rende
indistinguibili i mezzi alle armi di precisione che fissano l'obiettivo
con parametri termici, infrarossi ed elettromagnetici. Oltre che in campo militare, questo materiale può essere utilizzato
anche in altri settori della nostra vita, dove si lavora in un forte
campo elettromagnetico, come ad esempio in medicina.
In base alle informazioni trapelate il peso del T-14 è tra le 50t e le 55t. Non 58.
La torretta a controllo remoto monta una mitragliatrice calibro 7,62×54 e non una 12,7.
Le ruote, anche se simili, non sono le stesse del T-80, infatti hanno una misura leggermente superiore.
La potenza del motore è fissata a 1250 cavalli, potenzialmente può svilupparene massimo 1500 o 1800 secondo altre fonti.
Gli intercettori del sistema Afghanit non sono come quelli del Drozd, infatti usano una carica cava dal profilo particolare per aumentare le possibilità di distruzione delle minacce, il Drozd usa delle semplici cariche a frammentazione.
Infine, quello mostrato nel 2015 è la versione base del T-14, poco più che prototipi.
La versione che entrerà in produzione seriale e che useranno le Forze Armate russe sarà diversa e probabilmente sarà nominata T-14A.
Infatti, secondo recenti dichiarazioni tra gli addetti ai lavori, è già in test una versione migliorata con il tanto rimpianto cannone automatico da 30mm sul lato della torretta, protezioni aggiunte ai sensori dell’APS, e nuovi sensori ottici che funzioneranno insieme ai radar dell’APS per una migliore identificazione delle minaccie al fine di ridurre i falsi positivi.
Forse potrebbe usare un equipaggio di solo 2 uomini, ma questa è una mia supposizione.
Non è chiara invece cosa sarà la versione con il cannone da 152mm, si è parlato di un “tank killer” che usa i proiettili d’artigliera di precisione per colpire su lunghe distanze e, nel caso, dare anche supporto d’artiglieria, praticamente un MSTA senza l’ingonbrante torretta e con i sistemi difensivi di un MBT. Ma sono voci da prendere con le pinze…
Spero di essere stato utile.
T-14 Armata: salto generazionale
nella guerra dei corazzati
I nuovi "Армата" saranno equipaggiati
con una nuovo sistema di protezione avanzato
Entro fine anno verranno conclusi tutti i lavori per l’equipaggiamento dei nuovi mezzi tecnici militari con il sistema di protezione attiva “KA3 Afganit”, capace di rilevare la presenza di lanci e intercettare i proiettili in volo.
Lo ha scritto martedi il quotidiano Izvestia, citando un portavoce del ministero della Difesa.
Secondo il quotidiano, alla base dei rilevatori si trovano dei fotocatodi ultravioletti che sono stati sviluppati e prodotti dall'azienda di Novosibirsk AO Katod.
Secondo gli sviluppatori grazie al fatto che i vari ostacoli naturali non disturbano il lavoro del sistema, questo può distinguere con alta precisione gli obiettivi pericolosi da quelli che non lo sono.
India e Cina interessate ad innovativo
panzer russo “Армата” ed altri mezzi militari
Diversi Paesi sono interessati ad acquistare i moderni veicoli blindati russi, che sono stati messi in mostra alla Parata della Vittoria di Mosca il 9 maggio scorso: scrive "Izvestiya", riferendosi all'assistente del presidente sulla cooperazione tecnico-militare Vladimir Kozhin.
Hanno catturato una maggiore attenzione in particolare i carri armati "Armata" e i blindati della fanteria. Sono desiderose di comprare i nuovi armamenti la Cina, l'India e i Paesi del sud-est asiatico.
Attualmente i clienti stranieri ricevono materiale militare dalla Russia in base ai contratti in vigore.
I carri armati russi “Армата” con
la stampa 3D: risparmio su tempi e costi
L'introduzione della stampa 3D consente di risparmiare tempo e risorse nella produzione di mezzi militari della famiglia "Armata", osserva la rivista americana “The National Interest”. La tecnologia rende già possibile produrre parti in titanio di lunghezza di diversi metri con le stampanti 3D.
Le imprese del complesso militare-industriale russo hanno iniziato a utilizzare la tecnologia di stampa 3D per la produzione dei componenti per il carro armato T-14 "Armata" e gli altri mezzi della fabbrica "Uralvagonzavod", scrive la rivista "The National Interest".