martedì 6 maggio 2014

Gladio e la strage di Odessa



Gladio e la strage di Odessa


Come i teppisti hanno ucciso abitanti di Odessa nella sede dei sindacati: lo scenario sanguinoso
 

ATTENZIONE!! CONTENUTI ESTREMAMENTE MACABRI E FORTI, SI SCONSIGLIA A CHI è SENSIBILE DI NON CONTINUARE LA LETTURA !!!

Il numero di persone uccise può essere di 300.
La maggior parte delle vittime, in particolare donne e bambini, sono stati uccisi a bastonate nel seminterrato della Casa dei sindacati.
La grande tragedia è accaduto alla città portuale di Odessa venerdì 2 maggio 2014.
I sostenitori del federalismo sono stati inseguiti nella casa dei sindacati da una folla di fazione destra. L’edificio è stato incendiato subito dopo, causando (ufficialmente) 42 decessi.
E’ chiaro che il numero delle vittime nella Casa dei sindacati è di gran lunga superiore. I provocatori hanno ammassato le persone nell’edificio, dov’era possibile ucciderli impunemente, con piacere e senza testimoni.
L’incendio dell’edificio è stato avviato per occultare la strage di cittadini ucraini.

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Per prima sono state incendiate le tende sulla piazza, facendo dilagare le fiamme nello spiazzo davanti l’edificio. Le persone sono state invitate a nascondersi dietro le massicce porte della Casa dei sindacati.
I sostenitori del federalismo non avevano molotov pronte. Cosa ha causato l’incendio all’interno dell’edificio?

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Le persone all’interno del piano terra sono state aggredite dai teppisti di fazione destra che hanno occupato il palazzo molto prima che iniziassero le esecuzioni. Quelle persone furono cremate presso l’ingresso principale.

868445_originalI vigili del fuoco sono arrivati solo dopo che le porte d’ingresso principali erano state carbonizzate.

873115_originalSolo in una camera singola nell’edificio di cinque piani con soffitti di oltre 3 metri di altezza, le fiamme erano visibili dall’esterno.

869312_originalChi potrebbe arrivare sul tetto di un edificio amministrativo di rilevanza nazionale? Forse coloro che, in anticipo, ebbero le chiavi per le grate d’acciaio chiuse che proteggono le porte del tetto.

875995_originalQuesti delinquenti devono essere scovati. Potrebbero dire molto su quando la strage è iniziata, e con quanto anticipo si portarono le molotov nella Casa dei sindacati.

869909_originalPorte e ringhiere in legno sulle scale e pannelli di truciolato non sono bruciati.
 
Le barricate di tavoli, sedie e armadi non appaiono toccate dal fuoco, a differenza dei corpi carbonizzati nelle vicinanze; La barricata è stata costruita dai teppisti di fazione destra per bloccare persone che cercavano di salvarsi verso i piani superiori.

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Il cadavere di una donna è stato trascinato sul pavimento dal punto in cui era morta. Chi l’ha fatto e e perché?

870520_originalQuest’uomo è stato colpito alla testa. A giudicare dalla chiaramente visibile pozza di sangue, l’assassino ha sparato a bruciapelo in modo che il proiettile attraversasse il cranio.

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Avete notato che alcuni cadaveri hanno solo testa e spalle bruciate? Che l’abbigliamento da sotto il petto non è colpito dal fuoco? Qualcuno ha versato una sostanza infiammabile sulla parte superiore dei corpi per incendiarlo. 
Possono gli occhiali rimanere sul viso di un uomo che cerca di togliersi le sostanze incendiare dalla testa? Si noti che mani e polsi di queste persone sono ridotte alle ossa.
Su questa e le precedenti immagini, uno strano “lavaggio” può essere visto sul pavimento. Si tratta della polvere degli estintori utilizzati dagli assassini dopo la morte di queste persone… per non bruciarsi o inalare monossido di carbonio.

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Un ragazzo e una ragazza. Non sono né carbonizzati né asfissiati, non ci sono segni d’incendio sul pavimento di legno duro (risalente a 50 anni fa e quindi dovrebbe aver preso fuoco) né fuliggine sulle pareti. Sono stati uccisi con altri mezzi. Molto probabilmente, qualcuno gli ha rotto il collo, i “professionisti” qui si sono divertiti.

877935_originalBarricate su altri piani. Sangue sul pavimento. Teste carbonizzate.

La freccia rossa: è possibile che gli assassini abbiano preso in “prestito” i vestiti dalle vittime… una tattica ben nota, semplice ed efficace.
Nota: secondo una versioni di ciò che è accaduto il 2 maggio a Odessa, i teppisti di fazione destra hanno eseguito un’operazione falsa bandiera.
Hanno indossato Nastri di San Giorgio (simboli dei sostenitori del federalismo anti-Majdan) e organizzato una provocazione violenta contro i sostenitori di Majdan (cioè contro i propri alleati), al fine di incolparne più tardi i sostenitori del federalismo e farli apparire responsabili della morte di molte persone.

10250275Una donna morta vicino all’ascensore nuda al di sotto della vita. Molto probabilmente, è stata violentata e poi cosparsa con una sostanza infiammabile e data alle fiamme.

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871720_originalPersone uccise con proiettili alla testa.

871968_originalStessa immagine di nuovo: teste, mani e spalle bruciate, la parte inferiore del corpo intatta.

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Un uomo con più colpi alla testa.

873896_originalL’immagine più inquietante. Molto probabilmente una donna incinta, una dei dipendenti che lavorano nei giorni festivi, per la pulizia degli uffici e per annaffiare i fiori. Strangolata da un filo elettrico. Ha cercato di resistere, si può vedere il vaso dei fiore sul pavimento.

Il seguente video registra una che donna piange e chiede aiuto mentre veniva assassinata (“Aiuto! Aiuto!” a partire da 0:20).

874312_original…Probabilmente, questo è il suo assassino.

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La freccia che punta sulla vittima, l’assassino e la scena del crimine, vi si legge: “Abbiamo fatto fuori la mamma! Gloria all’Ucraina!“. Questa foto è stata gioiosamente inviata da uno dei “patrioti” ucraini.
Nota: “Mamma Odessa” è un nomignolo affettuoso per Odessa, come “Grande Mela” per New York, o “Emerald City” per Seattle.
La futura madre (donna strangolata) e la mamma Odessa vengono uccise. Come tutta l’Ucraina.
Nel seguente video, un testimone oculare dice che più di un centinaio di vittime sono state uccise all’interno della casa dei sindacati (in russo).


Francoise Xavier Fontaine 

Francesco Saverio Fontana. Su internet si presenta come Francoise Xavier Fontaine, è amico e sodale di Gabriele Adinolfi e Stefano delle Chiaie. È un’esponente di CasaPound Italia che tiene i collegamenti con gli squadristi neonazisti ucraini almeno da marzo 2014.
Ha partecipato alla strage di Odessa: “Sono ad Odessa da ieri dove ho recuperato Ivan di SNA su richiesta di Kiev quando ci sparavano. Adesso lo accompagno su richiesta di Svaraslog”.
Fontana è protetto dal servizio segreto italiano AISE e probabilmente anche dai carabinieri. Probabilmente, da come si può evincere dal curriculum, ha anche operato come schedatore di operai e sindacalisti presso la FIAT, a sua volta una struttura collegata a Gladio.
Non è una novità che CasaPound Italia abbia simili legami con il mondo dei militari, i carabinieri e i servizi segreti. Il vicepresidente di CasaPound Simone DiStefano è figlio del noto ‘esperto’ informatico-tecnologico Luigi DiStefano, il cui principale lavoro ‘scientifico’ è consistito nel fare accreditare la strage di Ustica ai Libici. Ma non è un caso, DiStefano senior ha lavorato per industrie nucleari e belliche italiane.
I crimini efferati a cui ha partecipato CasaPound (CasaGladio) in Ucraina sono i prodromi di ciò che CasaPound, su mandato di Gladio/AISE/Carabinieri potrebbe compiere in Italia un domani? La strategia della tensione e lo stragismo nazi-atlantista non tramontano mai.


Traduzione di Alessandro LattanzioSitoAurora

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