giovedì 6 novembre 2014

IL TRAMONTO DEGLI DEI



L’oro cinese manda in bancarotta l’occidente?

Bill Holter Global Research

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Alisdair Macleod di Goldmoney.com in un recente articolo suggerisce che la Cina potrebbe aver già accumulato 20.000-25.000 tonnellate d’oro fin dal 2002.
Si prega di leggere con molta attenzione in quanto è molto sensato e mette una tessera del puzzle che mancava da tempo.
Vorrei inoltre aggiungere che se ciò risulta essere vero, allora è la maggiore novità finanziaria dal 15 agosto 1971 quando gli Stati Uniti mandarono in default il gold standard.
Macleod ritiene che la Cina abbia velato le proprie riserve auree. Se vi ricordate, la Cina annunciò nel 2009 di aver accumulato 1.054 tonnellate d’oro.
La notizia fu una grande sorpresa e portò al rialzo del mercato dell’oro, mentre la Cina era allora un acquirente netto. Il totale delle proprie riserve la portava ai vertici della serie A dell’oro.
Se Macleod ha ragione sulle 20-25.000 tonnellate dal 2003, perché mai la Cina “mente” su quanto ne ha accumulato?
E’ importante capire la mentalità dei cinesi e il pensiero profondamente radicato instillatovi dal generale Sun Tzu. 
L'”inganno” è una strategia fondamentale nella guerra, in questa categoria rientra il pensiero “aiuta il tuo avversario a sottovalutarti“. Perché i cinesi dovrebbero annunciare enormi riserve se fosse loro intenzione continuarne l’accaparramento? Non lo farebbero.
Ho scritto diversi mesi fa delle riserve auree della Cina individuate in almeno 8.000 tonnellate, ma i miei calcoli partono solo dal 2009, dalle 1.054 tonnellate, per essere precisi. Ho ipotizzato che se siano state aggiunte le 1.054 tonnellate annunciate nel 2009, oltre a 3.000-4.000 tonnellate negli ultimi 2-3 anni, e aggiungendo altre 2.000 tonnellate di produzione nazionale, prevedendo facilmente 7.000 tonnellate per il 2009-2011.
Ho postulato forse altre 1.000 tonnellate in questi tre anni, arrivando a 8.000 tonnellate. Si ricordi questo numero nel successivo calcolo.
Quindi, è anche possibile che la Cina abbia accumulato 30.000 tonnellate nei 20 anni del 1983-2002? Penso che sia possibile ed ecco perché.
Ciò significherebbe che la Cina acquistava 1.700-2.000 tonnellate all’anno da un mercato che ne produceva poco più di 2.000 all’anno. Dal punto di vista monetario, ciò era pari a solo 20/25 miliardi di dollari all’anno, mentre l’oro era venduto in media a circa 350 dollari in quel periodo, una somma considerevole allora, ma ricordate, la Cina attirava “caldo” capitale d’investimento straniero e aveva un surplus commerciale ogni anno.
Se la Cina o meno potesse permetterselo, credo che sì, sia possibile.

Chinagold

L’altra faccia della medaglia è se questa “quantità” d’oro sia disponibile o meno? E’ possibile che la Cina abbia acquistato 20.000 tonnellate e allo stesso tempo fatto decadere il prezzo sul mercato in 20 anni?
Penso che sia possibile per diversi motivi. In primo luogo, sappiamo per certo che molte banche centrali occidentali sono venditori netti (l’accordo di Washington, ad esempio). 
Sappiamo anche di società minerarie e banche centrali che prestano l’oro (venduto nel mercato) da Frank Veneroso, che ha stimato un totale tra 10.000 e 16.000 tonnellate in leasing nel 2002.
Le banche centrali per lo più poggiano sul fatto che l’oro è come il denaro, anche la Svizzera ha venduto gran parte del proprio oro.
Un paio di altri aneddoti riguardano tedeschi e italiani. S’è pensato per anni che agli LTCM mancassero 300 tonnellate o più di oro italiano prestato. Inoltre, perché la Germania non ha potuto rimpatriare il proprio oro dalla FED di NY?
Ora la domandona, “come poteva scendere il prezzo se la Cina ne era un grande acquirente?” In primo luogo, la Cina potrebbe avere operato “fuori mercato”, assorbendo l’oro prestato e venduto?
E’ possibile che la Cina (tramite fiduciari) non abbia mai, proprio mai, avanzato “offerte” per l’oro? Avrebbe potuto semplicemente farlo mentre il mercato veniva limitato (alcuni di voi ricorderanno la regola dei 6 dollari, come la regola attuale del 2%) aspettando le azioni quotidiane per occupare posizioni?
Avrebbe potuto anche far ridurre la liquidità per deprimerne il prezzo? Ha forse perso denaro cartaceo pur di accumulare prodotto fisico? Alcuni di voi potrebbero anche ricordare Jim Sinclair che parlava di “Phat Hung e Dr. No“, dieci anni fa,… erano forse di origine cinese?
C’è un’altra fonte su offerta o domanda di oro di cui non abbiamo ancora parlato, gli arabi e in particolare i sauditi.
Alisdair Macleod ipotizza che gli arabi fossero grandi acquirenti di oro tra il 1983 e il 2002, come lo furono nei primi anni ’80. Ma cosa succede se fossero stati in realtà venditori netti per tutto quel tempo?
E se gli Stati Uniti in qualche modo convinsero i Saud con un “accordo che non potevano rifiutare”? Siamo i protettori dell’Arabia Saudita in questi anni, è possibile che gli abbiamo detto che se non scaricavano tale peso, la “protezione” poteva scomparire? Penso solo ad alta voce qui, perché se la Cina avesse accumulato un così grande quantitativo di oro, esso doveva provenire da qualche parte, una combinazione di approvvigionamenti da miniere, vendite delle banche centrali e forse altri venditori blanditi.
Vorrei anche ricordare che negli anni ’80 e ’90 molti giovani arabi s’istruirono nelle università occidentali, dove appresero che il loro nuovo status dell’oro era una “barbara reliquia” contribuendo a farli allontanare dalle generazioni più anziane?
In precedenza ho detto del mio dato secondo cui la Cina ha accumulato 8.000 tonnellate dal 2009, se seguiamo Alisdair Macleod ma dimezzando le sue stime a 10.000 tonnellate… quindi abbiamo di certo quasi 20.000 tonnellate o più del doppio di quello che gli Stati Uniti “pretendono” di avere! 
Un altro piccolo frammento d’informazione è la Cina che ha permesso alla popolazione di acquistare oro dal 2003, perché? Secondo Macleod aveva colmato i fondi sovrani, quindi decise che era il momento che la popolazione accumulasse oro?
La Cina è in realtà più capitalista di quanto abbiamo mai creduto e l’ha nascosto per anni per accumulare oro? Credo che sia molto probabile.
Voglio dire che se ciò è vero, allora la nostra teoria che la Cina, tramite proxy, frequenti da tempo il mercato dell’argento rifiutandosi di abbandonarlo, acquista molta credibilità. La Cina avrebbe prestato 300 milioni di once d’argento (forse anche 600 milioni o più) agli Stati Uniti nel 2003.
Gli Stati Uniti, a corto di argento allora, l’avrebbero preso in prestito dalla Cina. Forse la Cina presta l’argento per continuare a drenare oro occidentale? Ha avuto indietro l’argento ed ora è arrabbiata perché é stata truffata?
Ha sacrificato l’argento per i veri e propri gioielli della corona, il nostro oro? La Cina ha nuove infrastrutture e anche città fantasma già costruite.
Chi era il pazzo quando li deridevamo per la costruzione di queste città fantasma? L’occidente è semplicemente stupido vendendogli tutto l’oro o è stato ingannato?
Per concludere vorrei sottolineare l’ovvio. Se la Cina ha accumulato 20.000-25.000 tonnellate di oro o anche di più, cosa significa? Significa che l’occidente è finanziariamente in bancarotta dato che nel processo di eliminazione, gran parte di tale oro proverrebbe dalle casseforti occidentali! 
Ciò significa che il denaro e il potere sono andati in Oriente sotto i nostri occhi.
Ciò significa che la Cina può valutare l’oro a qualsiasi prezzo desiderato… e in qualsiasi valuta voglia.
Significa che vivremo in un mondo Cina-centrico dove le “regole sono fatte da chi ha l’oro”.
Significa che gli Stati Uniti (e gran parte dell’occidente) diverranno immediatamente terzo mondo.
Il pericolo, naturalmente, oggi, se davvero c’è stato un errore di calcolo dell’occidente, è che un gioco assai grave possa finire con una brutta guerra.
Non credo che aspetteremo a lungo per sapere se la Cina ha giocato in modo sornione, mentre Alisdair Macleod scopriva le carte!
Come ho detto all’inizio, ciò potrebbe essere la maggiore rivelazione finanziaria in oltre 40 anni!

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Copyright © 2014 Global Research

Traduzione di Alessandro LattanzioSitoAurora

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