mercoledì 27 maggio 2015

CAMERON HA SUPPLICATO PUTIN DI RISPARMIARE GLI UK NELLA IMMINENTE GUERRA NUCLEARE




Il leader inglese “supplica” Putin di 

risparmiare il Regno Unito in caso di guerra nucleare

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Il Ministero della Difesa (MoD) riporta oggi che il Presidente Putin ha ordinato questa mattina una massiccia esercitazione delle Forze aeree e della Difesa aerea della Federazione russa, dopo aver ricevuto una telefonata “incoerente” dal primo ministro inglese David Cameron, che chiedeva scusa per l'”imminente guerra” e supplicava che il suo Paese non subisse ritorsioni nucleari. Nella telefonata di 30 minuti, questo rapporto del MoD afferma che il primo ministro Cameron ha riferito al Presidente Putin la “convinzione” che il Regno Unito sarebbe stato “spinto” nel conflitto dal regime di Obama, le cui “avventure” in Siria e Ucraina sono costate decine di migliaia di vite e continuano a destabilizzare il mondo.
Le tensioni si aggravano tra la Federazione e l’occidente, continua il rapporto, dato che la telefonata del primo ministro Cameron arriva nel momento esatto in cui la NATO iniziava le proprie massicce esercitazioni aeree lungo le zone dell’Artico della Federazione, cui il Presidente Putin ha risposto con 12.000 militari, 250 velivoli, 700 mezzi militari e l’incremento dei pattugliamenti aerei operativi lungo i confini della NATO.
Altrettanto preoccupante per la Federazione, secondo questo rapporto, le informazioni fornite questa settimana dall’ex-analista dell’intelligence della NSA ed ufficiale del controspionaggio dell’US Navy John Schindle, che ha dichiarato che gli è stato detto da un alto funzionario della NATO, “saremo probabilmente in guerra questa estate, e se siamo fortunati non sarà nucleare“.
Tra i sostenitori del regimi di Obama, l’oligarca miliardario George Soros, nota il rapporto, la scorsa settimana allo stesso modo avvertiva che la terza guerra mondiale tra USA, Russia e Cina “non è esagerata“.
Oltre a questi e molti altri “avvisi” sulle intenzioni occidentali d’iniziare la guerra mondiale contro la Federazione, gli esperti del MoD in questo rapporto notano la visita improvvisa del segretario di Stato degli USA John Kerry a Sochi, una quindicina di giorni fa, dove chiese una riunione di emergenza con il Presidente Putin, su questioni che comportano ulteriori instabilità nel rapporto tra Russia e USA dovuti ai così tanto epici fallimenti politici del regime di Obama, ed anche il più astuto osservatore può notare che la guerra totale ne sarebbe il risultato inevitabile.
Va notato, continua il rapporto, che gravi preoccupazioni emergono in certe fazioni del regime di Obama, che si rendono conto quanto si sia vicino alla guerra mondiale, dopo esser state tradite dai sauditi sulla Siria e dall’Ucraina sulla Russia, la visita lampo del segretario Kerry al Presidente Putin era ritenuta vitale… come meglio descrive il pluripremiato analista geopolitico e consulente internazionale di rischio strategico F. William Engdahl, nel suo articolo Washington si suicida:
“In breve, a John Kerry è stato detto d’ingoiare il rospo e volare a Sochi, cappello in mano, per offrire una sorta di Calumet della pace a Putin, dai circoli dominati e dagli oligarchi degli Stati Uniti che hanno realizzato che i loro aggressivi falchi neo-con, come Victoria “fottiti UE” Nuland del dipartimento di Stato o il segretario alla Difesa Ash Carter, favoriscono la creazione di una nuova struttura alternativa mondiale che potrebbe significare la rovina dell’intero sistema del dollaro post-Bretton Woods, dominato da Washington. Oops“.

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Come Ann Pettifor, direttrice Policy Research in Macroeconomics (PRIME) ha già avvertito, il mondo è sul punto di un altro tracollo finanziario, riecheggiando il Guardian di Londra che avverte di un crollo economico globale imminente; secondo questo rapporto, il “vero obiettivo” dell’imminente guerra è l’egemonia mondiale del dollaro… che Federazione e Cina sono determinate a distruggere.
Contrariamente alla macchina propagandistica occidentale che illude massicciamente e continuamente i propri cittadini di essere “i migliori e più potenti del mondo”, gli esperti del MoD in questo rapporto affermano il fatto che i Paesi allineati con la Russia controllano circa il 60% del PIL mondiale, hanno più dei due terzi della popolazione e coprono più di tre quarti della superficie terrestre… mentre il debito della Russia si attestava sui 600 miliardi di dollari, al 1° gennaio 2015.
L’occidente, dall’altra parte, guidato dagli Stati Uniti che hanno un debito che oscilla verso i 60 trilioni di dollari (il più grande del mondo e più grande di quelli di Europa e Giappone combinati), questo rapporto avverte, ancora, di comprendere facilmente l’avvertimento di Soros sulla terza guerra mondiale e quello dell’ex-ufficiale dell’amministrazione economica di Reagan David Stockman, che sempre una quindicina di giorni fa ha dichiarato cupamente: “Entriamo nella fase terminale del sistema finanziario globale, che collasserà totalmente“.
E mentre la leadership cinese oggi ha avvertito il regime di Obama che “la guerra sarà inevitabile” se non pone termine alla sua ingerenza globale, l’alto consigliere di Putin, il Vicepremier Dmitrij Rogozin, similarmente e in modo agghiacciante ha avvertito la NATO che “i carri armati non hanno bisogno di passaporti“, secondo questo rapporto, Federazione e Cina sono ormai unite nel combattere contro le rivoluzioni colorate e le sanzioni economiche occidentali che hanno distrutto molte nazioni e molti popoli.
Data l’efficacia di Stati Uniti e alleati nel “diffondere la democrazia” dei loro oligarchi miliardari, i cui falchi neocon sono pronti anche adesso a combattere la Russia fino all’ultimo ucraino, secondo questo rapporto i cittadini dovrebbero essere almeno consapevoli delle loro azioni passate… e come forse meglio afferma il KyivPost: “Gli ultimi tentativi di politica estera muscolare degli USA dovrebbero spaventare tutti i comuni ucraini. Basta guardare all’Iraq. Sadam Husayn era un dittatore brutale, ma dodici anni dopo la liberazione con le truppe statunitensi, l’Iraq è un disastro. Mezzo milione di morti, milioni di sfollati nel Paese e di rifugiati all’estero, frantumazione politica e ascesa del SIIL sono il pesante tributo pagato dagli iracheni, e il conto aumenterà“.
Solo quando la stampa di banconote di USA e UE si fermerà, si fermerà la loro follia.. altrimenti una guerra globale risolverà il problema come fecero Prima e Seconda guerra mondiale…

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Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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Piani di evacuazione del

governo polacco: perché?

Konrad Stachnio New Eastern Outlook
 
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Per qualche motivo non specificato, il governo polacco recentemente esegue molti movimenti che suggeriscono stia preparandosi a qualcosa di grosso.
Naturalmente, i media continuano a calmare la società perché, come sappiamo, la Polonia è ancora protetta dalla NATO e nulla potrà mai accaderci.
Beh, se già qualcosa è veramente accaduto, allora si dovrà andare in guerra e noi (il governo) verremmo evacuati. Non va bene?

I parlamentari polacchi attivati in caso di guerra

A maggio, 50 deputati polacchi ebbero addestramento militare. A marzo Radoslaw Sikorski ne avviò i preparativi, mentre i deputati dovevano addestrarsi a sparare, esercitarsi e anche imparare il pronto soccorso. I rappresentanti dei vari gruppi parteciparono all’esercitazione. “Spero che la loro partecipazione segnalasse ai giovani che era il momento di essere pronti a difendere la Patria”, diceva al Parlamento polacco il maresciallo Radoslaw Sikorski.
Nel marzo 2014 i media riferirono di presunti piani di difesa polacchi in caso di aggressione russa. I documenti provengono dalle riunioni dell’ufficio di sicurezza nazionale avvenute tra il 7 e l’11 marzo, quasi 860 pagine. Il documento intitolato “Eagle Guardian – Lift 11” è firmato e timbrato dal capo dell’ufficio della Sicurezza Nazionale generale Stanislaw Koziej (nome in codice “Shogun“), da cui apprendiamo come sarebbe l’evacuazione del governo in caso di guerra con la Russia.
Secondo il documento, oggetto di vivace discussione nelle riunioni, è prevista l’evacuazione dei quattordici ministeri. Furono stilate le liste dei funzionari governativi da evacuare insieme ai familiari più stretti. A seconda del ministero l’elenco contiene da 98 persone (Ministero della Cultura) a 168 (ministero dell’Economia). Il Ministero della Difesa ha uno status speciale, in totale l’elenco contiene 3843 nomi, come si legge sul settimanale Nie.

La mobilitazione di riservisti

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Finora solo coloro con un passato servizio attivo sarebbero richiamati nell’esercito polacco. Ora, dopo la decisione della Prima ministra Ewa Kopacz il governo può mobilitare tutti coloro che possono svolgere servizio militare. Le esercitazioni militari obbligatorie nel 2015 videro 12 mila riservisti impiegare quattro ore per arrivare alle unità militari.
La modalità apparentemente immediata significava che, dopo aver ricevuto la chiamata, ci si doveva recare al più presto possibile nel luogo indicato, l’esercito paga tutte le spese di viaggio. Per oltre un anno le strutture locali della Commissione militare hanno cercato di stabilire chi sia coscritto e chi no, e chi doveva partire in caso di conflitto. 
Come si legge sul sito web dell’Agenzia stampa polacca, per le attività del 2015, il capo dell’ufficio di sicurezza nazionale polacca prevede l’adozione della legge sul sistema di Difesa dello Stato in guerra, e le esercitazioni militari denominate “Country 2015” testeranno il sistema in caso di gestione della crisi del Paese. La dottrina si applica già ad azioni concrete, soldi, persone e strutture. “Questo è un molto specifico e dettagliato piano segreto di azione statale in caso di guerra“, aveva detto il capo dell’ufficio di sicurezza nazionale polacco.
Come si legge sul sito del quotidiano “W polityce“: “Un amico, il consigliere di Czestochowa Artur Sokolowski, mi ha detto che tutti i membri del Consiglio Comunale di sesso maschile hanno ricevuto la lettera del segretariato del Consiglio dei ministri che richiede in risposta di compilare i dati personali per il reclutamento militare. Il capo dell’ufficio di sicurezza nazionale polacco sostiene anche l’inclusione nel sistema nazionale di difesa di tutti i servizi e riconosce “la necessità dell’uso sapiente delle maggiori risorse civiche nella sicurezza sociale, come osservato negli ultimi anni”.
A suo parere, le organizzazioni interessate alla difesa potrebbero essere incluse per formare la riserva da mobilitare. Di conseguenza, vi è un numero crescente di polacchi interessati alle esercitazioni paramilitari per ricevere addestramento di base e prepararsi alla difesa del Paese. La maggioranza dei volontari aderirebbe all’associazione dei fucilieri “Strzelec“. Attualmente “Strzelec” collabora con il Ministero della Difesa, in particolare con l’Ufficio della Difesa, e in Polonia è una delle maggiori organizzazioni paramilitari non governative di carattere militare.

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I preparativi per la pace

La legge dell’aiuto fraterno. “Senza dubbio, questa legge limita la nostra sovranità. Non si riesce a immaginare una situazione in cui i partner occidentali nell’Unione europea permettano che ufficiali polacchi siano utilizzati per misure coercitive in Paesi stranieri od operare armati a Parigi o Berlino. Con l’entrata in vigore di questa legge, ufficiali stranieri potranno operare legalmente sulle strade polacche, anche utilizzando le armi. I raduni pubblici e le manifestazioni pubbliche interessati, a cui l’atto si riferisce, fanno ritenere soprattutto che il governo, temendo che i cittadini si riuniscano e manifestino in massa, voglia portare forze straniere qui.
Se si utilizzasse tale legge per qualche giorno, secondo le possibilità date, diverrebbe un’arma estremamente pericolosa nelle mani del governo per combattere l’opposizione. Il governo ha chiaramente paura delle manifestazioni democratiche e delle riunioni pubbliche. Ha paura dei polacchi, ed è pronto a tenersi al potere importando forze straniere in Polonia e rinunciando alla sovranità dello Stato”, ha detto Jaroslaw Zielinski (PiS).
Il noto sociologo polacco professor Janusz Czapinski, ribatte affermando sulle pagine di un quotidiano polacco, “Il radicalismo fondamentalista cresce nelle giovani generazioni polacche. Pregate che emigrino al più presto possibile, in modo da poter proteggere l’ordine”. Date la convergenza delle leggi sui raduni pubblici in Polonia e Ucraina, sono sicuro che i governi di Kiev e Varsavia condividono l’obiettivo comune articolato con chiarezza dal suddetto professore.
Le esercitazioni “Renegade-Privateer“: Come il Comando operativo delle Forze Armate polacche ha riferito, l’esercitazione periodica “Renegade-Kaper” questa volta riguarda la possibilità di attacchi terroristici contro infrastrutture critiche, strutture marine e importanti strutture pubbliche utilizzando velivoli o veicoli. L’esercitazione in alcune regioni del Paese sarà un tentativo per controllare il sistema di allarme presso la popolazione. Il segnale modulato che indica un attacco aereo suonerà per tre minuti.
L’Operazione Country 2015, per valutare le prestazioni in crisi simili a quella dell’Ucraina, nel 2015 in Polonia 10000 soldati dell’alleanza prenderanno parte alle esercitazioni. Il capo del ministero della Difesa nazionale Tomasz Siemoniak ha annunciato che quest’anno l’esercito polacco si addestrerà assai intensamente. A sua volta, il Parlamento lituano il 19 marzo ha deciso di ripristinare con urgenza la coscrizione obbligatoria, che sostituirà l’addestramento militare di 3 mesi esistente. Il ripristino della coscrizione obbligatoria è valida per 5 anni.
Sappiamo naturalmente che tutti i preparativi sono solo per divertimento, perché i nostri vicini in Ucraina sicuramente fanno di tutto per mantenere la pace. “L’Ucraina prega per voi e la vostra sopravvivenza. Ci riprenderemo Crimea, Stavropol e Taganrog (anche se i territori di Stavropol e Taganrog sono sempre appartenuti alla Russia). Abbiamo restituito fiducia e fede al popolo ucraino! Siamo in Oriente e non molleremo un solo metro. Ci potete scommettere”, ha detto il deputato della Verkhovna Rada dell’Ucraina e comandante del reggimento “Dnepr-1” Jurij Berjoza.
Così, nonostante le attività militari del tutto casuali e indipendenti in Polonia, le manovre, che solo un sostenitore delle teorie cospirative ritene appropriate, per qualche motivo ignoto aumentano la psicosi di guerra, e non solo in Europa orientale ma in tutta Europa. L’ultima volta in cui cercai un posto dove poter vivere parlai con un ragazzo che vive in Islanda. Una delle prime cose che mi chiese fu, “Dove posso andare in caso di guerra? Che dire….?
Spero davvero profondamente che le persone fuggano da qui solo per il disastro economico della Polonia, dalla mentalità di una parte della società polacca, anche dalla stupidità e dal cinismo del governo polacco, ma non dalla guerra.

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Konrad Stachnio è un giornalista indipendente polacco, ha ospitato una serie di programmi radiofonici e televisivi per l’edizione polacca di Prison Planet, in esclusiva per la rivista online “New Eastern Outlook


Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
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