mercoledì 29 agosto 2018

LE Wunderwaffen RUSSE accendono l'immaginario


I test e il programma di sviluppo della

difesa russa accendono l’immaginazione

C’è una prima volta per tutto.
L’Avangard [ракеты АВАНГАРДЫ] russo è il primo spazioplano ipersonico ad aver superato la fase di sviluppo e ad entrare in produzione. La notizia è stata annunciata dal Vicecomandante delle Forze Missilistiche Strategiche, il Maggior Generale Sergej Poroskun, il 19 luglio 2018.
Il 13° Reggimento Missilistico, dispiegato vicino alla città di Dombarovka nella regione di Orenburg (Russia meridionale), sarà la prima unità armata con la nuova arma.
Le infrastrutture del reggimento sono pronte a riceverlo. Secondo il vice ministro della Difesa Jurij Borisov, il sistema sarà pienamente operativo entro l'inizio 2020.

Il ritmo di sviluppo dell’arma toglie il fiato. Pochi conoscevano l’esistenza dell’Avangard solo pochi mesi fa, ma dopo una serie di test di successo il veicolo ha già raggiunto la fase di produzione!
Nessun altro paese è ancora in grado di produrre armi ipersoniche – solo la Russia.
Lanciato dal territorio russo, il’ракеты АВАНГАРДЫ può raggiungere Washington in 15 minuti.
Nessuno al mondo ha un’arma con una velocità superiore a Mach 20 o circa 15.300 miglia all’ora (quattro miglia al secondo). L’Avangard si distingue anche per la sua capacità di resistere a temperature estreme durante la fase finale della sua traiettoria. L’uso di materiali compositi consente di resistere a temperature fino a 2000° Celsius.
I media russi hanno riferito il 17 luglio che l’АВАНГАРДЫ sarà aggiornato con un involucro di titanio resistente al calore. Vanta anche una protezione speciale dai laser, oltre alla sua unica traiettoria di volo, con rapidi cambi di rotta nell’atmosfera, così come caratteristiche molto diverse dai tradizionali missili balistici intercontinentali (ICBM). I sistemi di contromisura avanzati aumentano la sua capacità di aggirare le difese missilistiche.

L’АВАНГАРДЫ viene posizionato in cima a un ICBM. Dopo il lancio, il veicolo lungo 5,4 metri percorre parte della sua traiettoria di volo attraverso gli strati più densi dell’atmosfera fino ad un’altitudine di diverse dozzine di chilometri. La potenza della sua testata nucleare varia dai 150 chilotoni a 1 megatone, ma in realtà lo spazioplano non ha bisogno di testate, poiché la sua velocità è sufficiente a distruggere qualsiasi bersaglio con un attacco cinetico.
L’Avangard è estremamente difficile da individuare ed impossibile d' attaccare. Questo lo rende un’arma ideale contro le capacità strategiche del nemico e i siti di infrastrutture chiave. Lo spazioplano aumenta innegabilmente le capacità delle Forze Armate russe.
Non abbiamo alcuna difesa che possa impedire l’impiego di un’arma del genere contro di noi”, ha detto il Generale John Hyten, capo del Comando Strategico degli Stati Uniti, parlando [in inglese] al Comitato dei Servizi Armati del Senato a marzo.
Il 19 luglio il nuovo missile con testate nucleari a propulsione nucleare con raggio d'azione "infinito" da crociera a lungo raggio Burevestnik 9М730Буреве́стник» (Индекс ГРАУ — 9М730)] è stato testato.
Una batteria missilistica costiera lo ha lanciato verso l’oceano. Questo è l’inizio di una lunga serie di test per raggiungere la sua capacità operativa iniziale.
Lanciato da bombardieri e sottomarini, l’arma ha una portata intercontinentale e può essere equipaggiata con una testata nucleare. Il trattato INF non copre il Буреве́стник, poiché utilizza piattaforme aeree e marittime. Il missile vanta una gittata quasi illimitata, bassa visibilità e altitudine, velocità supersonica e una sezione trasversale radar limitata, che consente di colpire obiettivi in tutto il mondo in poco tempo e con poco preavviso.
Il 20 luglio, il Ministero della Difesa ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava [in inglese] che la Russia aveva testato con successo il nuovo ракеты per la difesa aerea 40N6Е presso il poligono di Sary-Šagan in Kazakistan. L’intercettore sarà utilizzato dai sistemi S-400 e S-500 per fornire loro capacità a lungo raggio (400 km.). Arriva ad un’altitudine di 185 km. – abbastanza per colpire un satellite in orbita alta. Ci sono piani per il lancio del missile con gli S-400 a fine estate.
Si prevede che l’S-500 Prometey [С-500 «Прометей» 55Р6М «Триумфатор-М»] verrà aggiunto all’arsenale a fine 2019. Il missile può viaggiare a una velocità di 5 km. al secondo, con 185 km. di volo in 41 secondi. Una volta operativo, il 40N6Е fornirà all’С-500 la capacità di difendere Mosca senza testate nucleari.
Il Ministero ha anche pubblicato un video che mostra un test del missile aria-superficie Kinzhal (Kh-47M2 Kinzhal - Daga) [Х-47М2 Кинжал Дага] lanciato da un bombardiere strategico Tu-22M3 (non un cacciabombardiere MiG-31 come in una prima fase), aumentando la gittata combinata della piattaforma e del missile fino a oltre 3.000 km.

Una serie di nuove armi è già stata testata a luglio. Secondo quanto riportato, anche il sistema di armi laser ad alta potenza Peresvet [Пересвет (лазерный комплекс)], ovvero, la maggior parte delle informazioni sul complesso è classificata, ma secondo le stime degli esperti, presumibilmente svolge i compiti di difesa antiaerea e antimissile;
e il drone nucleare subacqueo Poseidon [Посейдон Ядерная подводная лодка] sono stati sottoposti a prove.
Il ritmo operativo dello sviluppo e dei test accende l’immaginazione.
Molti paesi stanno lavorando ai propri programmi per creare nuove generazioni di armi, ma la Russia è l’unica ad avere già pronti e in funzione simili sistemi. Sebbene il suo budget per la Difesa sia solo 1/10 di quello del Pentagono, la Russia ha preso il comando nello sviluppo delle armi.
I programmi della Difesa [in inglese] di Mosca sono molto più efficaci e molto più razionali.
La Russia non è solo una potenza militare avanzata da non sottovalutare, è il leader mondiale nella tecnologia militare.
Durante il summit del 16 luglio a Helsinki, i presidenti degli Stati Uniti e della Russia hanno concordato di rilanciare il dialogo sul controllo degli armamenti. Era convinzione diffusa, nel Congresso americano, che la Russia avesse bisogno di quei negoziati più degli Stati Uniti, e che Washington potesse ottenere concessioni qua e là in cambio del suo semplice consenso a parlare della questione.
Gli eventi hanno dimostrato il contrario. La fiducia in sé stessa americana ha subito un colpo. Gli Stati Uniti devono fare progressi nel controllo degli armamenti ancor più della Russia.
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Articolo di Andrej Akulov pubblicato su Strategic Culture il 22 luglio 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia
deca
http://sakeritalia.it/militaria/i-test-e-il-programma-di-sviluppo-della-difesa-russa-accendono-limmaginazione


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Kh-47M2 Kinzhal






A marzo 2018 il presidente Putin, elencando sei nuovi sistemi d’arma strategici, ha mostrato al pubblico un nuovo missile aria-superficie, denominato Kh-47M2 [Х-47М2 Кинжал Дага]. A stupire gli osservatori, la forma quasi identica a quella del missile balistico tattico 9M723K1 Iskander-M (SS-26 Stone).
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Gli esperimenti sui missili balistici per lancio da velivoli (ALBM) non sono una novità. Gli Stati Uniti in passato ne hanno svolti diversi, come il lancio di un Pershing I o dei prototipi dell’AGM-48 Skybolt dai B-52. Per diverse ragioni, tra cui il peso e i costi elevati, non si è andati oltre. Questa volta, invece, il missile è stato dichiarato già operativo, cosa che richiederà la rielaborazione dei sistemi difensivi navali, dato che tra le missioni primarie del missile vi è proprio l’attacco antinave.

La sigla lascia intendere che il missile deve essere stato preceduto da un similare Kh-47, il cui sviluppo potrebbe essere partito nel 2010, all’inizio un semplice schema concettuale per il lancio degli Iskander dai MiG-31. I velivoli modificati MiG-31K, tra dicembre 2017 e marzo del 2018, hanno eseguito 250 voli per rendere l’arma operativa. La prima unità è entrata in servizio a dicembre del 2017 nel distretto Sud della Russia, a Akhtubinsk, 150 km da Volgograd. Il lancio definitivo, a marzo, ha avuto successo e il missile ha centrato il bersaglio a terra.
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Il Кинжал Дага (daga) è un missile ipersonico a traiettoria aero-balistica. Non vi sono dati dimensionali ufficiali ma si possono stimare basandosi su quelli dell’Iskander, visto che il missile, dalle foto, ne è un chiaro derivato.
Lungo circa 8 metri, compreso il cono posteriore di protezione degli ugelli, dotato di alette e staccato al lancio, ha un diametro probabile di 1 metro, 1,5 metri con le alette. Il peso è stimato in 4.300 kg.
Il disegno, lievemente diverso da quello dell’Iskander, presenta delle modifiche alla sezione anteriore, il diametro sembra superiore, le alette di controllo sono di minori dimensioni, e si sospetta la presenza di un booster, che lo renderebbe bistadio.
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I bersagli verrebbero localizzati da satelliti, velivoli o sistemi ELINT. Il lancio avverrebbe ad altissima quota, oltre 18.000 metri, a una velocità di oltre Mach 2. Pochi secondi dopo, il booster dotato di TVC, si attiverebbe portando il missile a Mach 4 su traiettoria ascendente, fino a 50.000 metri di quota.
Il motore a propellente solido, assicura una velocità massima a fine combustione di Mach 9-10, lanciato dal MiG-31K, realistica visto che l’Iskander raggiunge i 7-8 Mach. La portata massima, rivelata in 2.000 km, sembra eccessiva e molti osservatori la ridimensionano a 1.500 km (l’Iskander ha un raggio d’azione di 400-500 km), con un tempo di volo di meno di 10 minuti.

Il missile, con guida intermedia inerziale/Glonass, riprogrammabile in volo in caso di bersagli mobili via radio criptata, anche da UAV o AWACS, è ritenuto in grado di effettuare moderate manovre evasive durante il volo, cambiando quota e rotta.
Le piccole superfici di governo non aumentano la traccia radar, così ridotta da renderne problematico il rilevamento. In fase terminale a motore spento e velocità minore il missile può sopportare manovre a 20-30g per evadere i missili intercettori e potrebbe essere dotato di esche.




La guida terminale potrebbe essere la stessa dell’Iskander, con un radar attivo 9B318 e sistema elettro-ottico 9E436 DSMAC, ma non si esclude un sistema del tutto nuovo. Il computer riceve le immagini del bersaglio, lo aggancia e picchia in verticale a velocità ipersonica. Il CEP è stimato tra 5 e 7 metri.

La testata probabilmente ha un peso pari a quella dell’Iskander, 480 kg. L’opzione convenzionale comprende una testata HE-perforante ma non si possono escludere testate FAE o EMP.
La carica termonucleare ha invece una potenza di 50 kT.

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La combinazione MiG-31/Kh-47 permette l’attacco ad obiettivi terrestri e marini, fissi e mobili, in pochi minuti. Il missile è studiato chiaramente per superare le difese antimissile; rende solo marginalmente efficaci i MIM-104 Patriot e mette a dura prova i sistemi THAAD e RIM-161.

La modernizzazione dei MiG-31 dovrebbe concludersi inizio 2019. Potrebbero essere 50 i MiG-31BM modificati per trasportare il Кинжал Дага, dislocati principalmente nel Pacifico. Fabbricati in piccola serie per test e valutazioni, sono previsti anche sui Su-57. 
6 MiG-31BM sono già stati trasformati. Entro la fine estate 2018, 10-12 MiG-31BM dovrebbero formare il primo reggimento. Una minaccia reale per i gruppi di portaerei americane.

deca
https://www.aereimilitari.org/forum/topic/18517-kh-47m2-kinzhal



Nuove armi laser russe possono

distruggere i satelliti statunitensi


La Russia ripristina anche la rete di monitoraggio dell’era sovietica
Paul Antonopoulos, FRN 26 agosto 2018


Per rinforzare le difese militari orbitali della Russia, il gigante eurasiatico ha riattivato la rete globale di sorveglianza sovietica per monitorare gli oggetti vicini alla Terra, inclusi satelliti-spia statunitensi, NATO ed israeliani, secondo un istituto di ricerca. Il documento del Keldysh Institute of Applied Mathematics, afferma che gli osservatori sono stati riattivati negli Stati dell’ex-Unione Sovietica, e anche in Bolivia e Svizzera. La Russia potrà utilizzare nuove armi laser per colpire satelliti, astronavi e altri oggetti orbitali ostili.
Di fatto, l’esercito russo ha compiuto un passo verso questa realtà cogli ingegneri del Paese che creavano un laser. Una fonte a marzo riferiva all’agenzia Interfax che il produttore di armamenti Almaz-Antej aveva “completato il lavoro sul complesso anti-satellite” dotato di laser ed apparecchiatura di controllo a terra. “Lo sviluppo di questo complesso ha avuto luogo, e il lavoro svolto permetterà di fare un passo avanti nella creazione di tali velivoli”, affermava la fonte. Secondo Interfax, le società della difesa avevo lavorato al laser montato su aereo, che se confermato, potrà colpire i satelliti nemici.
La Russia “utilizzerà attivamente gli sviluppi acquisiti con la creazione del velivolo armato di laser A-60″ affermava. Inoltre, altri otto avamposti di stanza nella Russia occidentale, Moldova e Messico copriranno l’orbita geostazionaria sopra l’equatore. La rete è focalizzata su almeno 5.000 oggetti catalogati nel database, tra cui satelliti, veicoli spaziali e detriti spaziali, oltre a raccogliere dati sui nuovi lanci.
Ciò avviene quando la leadership statunitense prevede d’introdurre l'”US Space Force” entro il 2020, come annunciato dal presidente Donald Trump a giugno. Il vicepresidente degli Stati Uniti, Mike Pence aveva detto che la Space Force sarò composta da un corpo d’elite di soldati addestrati a combattere nello spazio e da un comando spaziale che progetterà le strategie militari per la guerra oltre l’atmosfera.
The Hill riferiva che gli Stati Uniti attualmente hanno circa 859 satelliti in orbita, 166 dei quali di proprietà e gestiti dai militari, con esperti che credono che il numero dei satelliti in orbita aumenterà di migliaia nel prossimo decennio, contribuendo a guidare ciò che diverrebbe un l’industria da miliardi di dollari. Molti al Congresso rimangono preoccupati da una Forza Spaziale che creerà costi e burocrazia ulteriori nel dipartimento della difesa già molto burocratico e potrebbe istigare, piuttosto che scoraggiare le politiche di risposta daggli avversari.
Tuttavia, i principali funzionari del Pentagono che inizialmente sollevarono preoccupazioni sull’istituzione di un “corpo spaziale”, compreso il segretario alla Difesa Jim Mattis e il segretario dell’Aeronautica Heather Wilson, hanno fatto marcia indietro, continuava The Hill. Pertanto, bisogna chiedersi se l’iniziativa della Russia sia l’inizio della propria cosiddetta Forza Spaziale sfidando la spinta degli Stati Uniti ad avere la completa supremazia nello spazio.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
deca
http://aurorasito.altervista.org/?p=2203

Ecco come la Russia pianifica di affrontare un

attacco nucleare, e ci vogliono solo 30 minuti


Evacuare il presidente, attivare la “Mano Morta” e proteggere la popolazione.
Avvertenza: Sebbene esista un piano governativo specifico su cosa fare in caso di un attacco nucleare, il Ministero delle Emergenze russo ritiene che un simile attacco alle principali città russe sia improbabile.
Da quando il mondo ha visto per la prima volta le armi nucleari nell’agosto del 1945, i governi di tutto il mondo hanno elaborato piani di emergenza su cosa fare in caso di attacco nucleare.
La Russia, ovviamente, ha un piano del genere, e sulla base di rapporti pubblici, dei mass media e documenti ufficiali, cerchiamo di ricostruirlo qui, minuto per minuto.
18:00
Durante la Guerra Fredda, il principale avversario nucleare della Russia erano gli Stati Uniti. Ancora oggi, molto tempo dopo la fine dello stallo nucleare, gli esperti stimano l’orario di un possibile attacco nucleare contro la Russia intorno alle 18:00. In questo momento, è mattina negli Stati Uniti e sera a Mosca, dove una parte importante della popolazione sarà bloccata nel traffico sulla strada di casa.
18:01
Immediatamente dopo il rilevamento di un attacco nucleare, il Sistema di Allarme Preventivo della Russia invia un segnale al Centro di Comando della Difesa Missilistica, e questo sistema di radar e satelliti riporta l’origine del lancio, nonché la sua velocità e traiettoria. Valuta anche il tempo di impatto.
18:02
Se i militari confermano che la Russia è realmente sotto attacco da missili nucleari, (e che non è un problema tecnico), il governo e la gente avranno solo 30 minuti per prepararsi all’impatto se il razzo è stato lanciato dal continente nordamericano, ma drasticamente meno tempo se il lancio proviene da un sottomarino nell’Oceano Artico. Inutile dire che, in caso di un (molto più temuto) attacco terroristico nucleare, sarà solo questione di pochi secondi.
18:05
A quel punto i militari inizieranno probabilmente l’evacuazione del presidente e di altri funzionari governativi in luoghi sicuri. Sebbene la posizione esatta sia segreta, sappiamo che il presidente ha una serie di vie di fuga a sua disposizione.
Il più pubblicizzato è l’“Aereo del Giorno del Giudizio” – un velivolo Tupolev Tu-214SR simile nella sua funzione all’Air Force One: mantenere il Comandante in Capo fuori pericolo e assicurare la sua ininterrotta comunicazione con le forze militari del paese.
È stato riferito [in inglese] che il Cremlino ha a disposizione tre “Aerei del Giorno del Giudizio”, per un costo totale di circa 130 milioni di euro.
18:10
A questo punto, il presidente può scegliere di abilitare il famigerato Perimetr. Questo sistema di Intelligenza Artificiale completamente automatizzato è noto come la “Mano Morta[in inglese] per il suo macabro ruolo: assicurare un attacco di rappresaglia anche se il paese è stato distrutto, o la capacità di comando e controllo del governo è stata interrotta, o se non c’è nessuno vivo per dare l’ordine di rappresaglia.
18:11
Perimetr inizia il complesso processo di monitoraggio dell’attività sismica, delle radiazioni e della pressione atmosferica in cerca di esplosioni nucleari sul territorio russo. Comincia anche a monitorare l’intensità delle comunicazioni militari in cerca dei segnali di allarme che inevitabilmente seguiranno un attacco nucleare.
18:12
Il resto del governo sarà stato probabilmente evacuato insieme al presidente. Proprio come negli Stati Uniti, dove la continuità del governo è assicurata da procedure stabilite, la Russia ha una propria linea di successione nel caso in cui il presidente in carica non sia in grado di adempiere al proprio dovere.
Il Primo Ministro russo è la prima persona nella linea di successione alla presidenza, e molto probabilmente sarà evacuato con il resto dei suoi ministri e altri funzionari civili e militari.
Le posizioni dei nascondigli del Giorno del Giudizio sono segrete, ma è noto che Mosca ha molti bunker costruiti in epoca staliniana.
Alcuni, come Bunker-42 presso la stazione della metropolitana Taganskaja-Kol’cevaja, hanno perso la loro rilevanza e ora sono siti che attraggono turisti e cercatori di cimeli, ma molti altri rimangono intatti.
Il misterioso progetto dal nome in codice D-6 e ampiamente conosciuto come Metro 2 [in inglese], alimenta le chiacchiere sulle vie di fuga segrete per i funzionari governativi.
18:15
Anche i cittadini devono essere informati dell’attacco in arrivo. In Russia, il Ministero delle Emergenze è incaricato di gestire la logistica di questo scenario da Giorno del Giudizio.
In caso di un attacco nucleare, il ministero favorisce l’evacuazione [in russo] delle grandi città verso la campagna, ma questa strategia richiederà molto tempo e non potrà essere eseguita con breve preavviso. Al contrario, il piano del ministero di usare rifugi antiatomici è più applicabile.
La metropolitana di Mosca è probabilmente il posto migliore per ripararsi: è abbastanza profonda da fornire protezione da un’esplosione nucleare, e molte stazioni sono dotate di porte stagne e filtri dell’aria.
Un piano governativo approvato dal Ministero delle Costruzioni stabilisce quanto rapidamente le persone devono entrare in metropolitana in caso di emergenza (compreso un attacco nucleare).
“Il tempo stimato perché le persone riempiano stazioni e tunnel dopo che gli allarmi della Difesa Civile hanno suonato dovrebbe essere di 10 minuti”, dice il documento (link in russo). In alcuni casi, il tempo può essere esteso fino a 15 minuti, ma non di più.
Naturalmente, il pubblico verrà informato al più presto in caso di un attacco nucleare, e i preziosi 15 minuti non saranno sprecati. Tuttavia, le regole del governo consentono di rendere possibile il ricovero di massa anche se l’allarme arriva in breve tempo.
18:30
A quel punto, il presidente, il governo e i comandi militari del paese, così come i cittadini, devono prepararsi all’impatto, rifugiarsi nei bunker o nella metropolitana.
Dopo di che, i sopravvissuti dovranno vivere in un mondo che nessuno di noi ha mai visto prima, e si spera nessuno vedrà mai.
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Articolo di Nikolaj Ševčenko pubblicato su Russia Beyond the Headlines il 23 agosto 2018.
Traduzione in italiano a cura di Raffaele Ucci per SakerItalia.
deca
http://sakeritalia.it/sfera-di-civilta-russa/ecco-come-la-russia-pianifica-di-affrontare-un-attacco-nucleare-e-ci-vogliono-solo-30-minuti


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