La Russia ha un’arma segreta contro l’occidente, e non si tratta di petrolio, gas o armi nucleari
Jason Karaian QZ 14/4/2104
I
mercati dell’energia sono alquanto instabili di recente, grazie alle
violenze in Ucraina e la guerra verbale tra Russia e occidente.
Entrambe
le parti in conflitto giocano sulla politica dei gasdotti, con minacce e
contro-minacce che volano tra il fornitore di energia più grandi del
mondo e i consumatori.
Come gli animi si accendono, la minaccia di
chiudere gli oleodotti cruciali basta a spaventare anche i trader più
temprati.
Anche se petrolio e gas sono in cima ai pensieri, non sono le
uniche merci di cui i trader si preoccupano. Il prezzo del palladio ha
avuto un balzo da tre anni ad oggi:
La
Russia è il maggiore produttore mondiale del metallo, ingrediente
fondamentale per convertitori catalitici nelle automobili, condensatori
elettronici, corone, gioielli e molto altro. Mentre l’occidente minaccia
sanzioni sempre più severe contro la Russia, per le sue presunte
provocazioni in Ucraina orientale, la Russia potrebbe infliggere danni
simili con proprie restrizioni commerciali.
Limitare le esportazioni di
palladio può essere un’utile ed efficace arma rispetto al divieto di
visto imposto ai principali funzionari occidentali, ma non provocatorio
come l’embargo su petrolio o gas. Ciò che dà alla Russia mano libera nel
possibile uso della “politica del palladio”, sono i minatori in
sciopero in Sud Africa, il secondo maggiore grande produttore di
palladio del mondo.
Circa 80000 minatori sono in sciopero per il salario
e devono ancora tornare al lavoro. Russia e Sud Africa controllano più
di tre quarti della produzione di palladio nel mondo, secondo Johnson
Matthey. L’anno scorso, la domanda di palladio ha superato l’offerta di
23 tonnellate (25,4 tonnellate), così le scorte già si esauriscono.
Gli europei sono giustamente preoccupati per l’affidabilità delle
forniture energetiche russe, mentre gli Stati Uniti cominciano a gettare
il loro peso di produttori che potrebbero influenzare il mercato
petrolifero.
Ma le schermaglie iniziali della guerra economica tra
Russia e occidente non sono state combattute sugli oleodotti. Gli Stati
Uniti hanno già usato il settore finanziario per azzoppare una banca
russa e disturbare i sistemi di pagamento del Paese, mentre i Paesi
europei hanno congelato i contratti per la Difesa con i russi.
Controllando un oscuro metallo prezioso, ma assai importante, la Russia
ha un mezzo per reagire; il prezzo del palladio è in crescita del 13%
nel mercato, quest’anno, con i futures che suggeriscono ulteriori
guadagni futuri.
Può sembrare strano, ma una disputa territoriale in
Ucraina potrebbe far balzare i prezzi negli autosaloni europei e nelle
cliniche odontoiatriche statunitensi.
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