L’Ecuador espelle i militari statunitensi e annulla il programma militare
Il
presidente dell’Ecuador Rafael Correa ha ordinato a tutti gli ufficiali
statunitensi di lasciare il Paese entro la fine del mese e ha annullato
il programma di cooperazione per la sicurezza con il Pentagono, hanno
detto funzionari USA.
“Su richiesta del governo dell’Ecuador, i nostri programmi di cooperazione di sicurezza bilaterale in Ecuador giungono al termine“, ha detto il portavoce del Pentagono, colonnello Steven Warren. Il programma di Difesa doveva essere chiuso entro la fine di aprile, ha detto.
“Su richiesta del governo dell’Ecuador, i nostri programmi di cooperazione di sicurezza bilaterale in Ecuador giungono al termine“, ha detto il portavoce del Pentagono, colonnello Steven Warren. Il programma di Difesa doveva essere chiuso entro la fine di aprile, ha detto.
Un funzionario dell’ambasciata statunitense a Quito in precedenza
aveva detto che Quito aveva chiesto a 20 membri del personale del
dipartimento della Difesa degli Stati Uniti di lasciare il Paese, ed i
funzionari ecuadoriani dissero che entro la fine del mese dovevano
partire. La mossa è l’ultima battuta d’arresto delle relazioni
USA-Ecuador, tese da quando Correa andò in carica nel 2007.
Il suo
governo ha espulso i diplomatici statunitensi e respinto l’accordo
commerciale con Washington, mentre accusa gli Stati Uniti di ambizioni
imperialiste. “Gli Stati Uniti rispettano il diritto dell’Ecuador,
come nazione “sovrana”, di espellere i militare degli Stati Uniti, ma si
rammarica che la mossa “limiterà severamente la nostra cooperazione
bilaterale su questioni relative alla sicurezza”, ha dichiarato Jeffrey Weinshenker, portavoce dell’ambasciata degli Stati Uniti a Quito.
Ha poi aggiunto: “Il
governo ecuadoriano ha chiarito che non vuole più tale assistenza alla
sicurezza. Il governo degli Stati Uniti riduce i nostri programmi di
cooperazione sulla sicurezza e sposta tali attività in un altro luogo“, ha detto il diplomatico.
L’assistenza militare degli Stati Uniti, in quarant’anni, in Ecuador includeva addestramento tecnico e supporto contro traffico di droga, tratta di esseri umani e criminalità transnazionale, secondo i funzionari degli Stati Uniti.
L’assistenza militare degli Stati Uniti, in quarant’anni, in Ecuador includeva addestramento tecnico e supporto contro traffico di droga, tratta di esseri umani e criminalità transnazionale, secondo i funzionari degli Stati Uniti.
Le espulsioni furono minacciate un mese fa
da Correa per ridurre drasticamente la presenza dei militari
statunitensi in Ecuador, citando preoccupazioni su “spionaggio” e
“imperialismo” degli USA.
A gennaio, Quito affermò di voler ridurre il
personale militare statunitense sul suo territorio, e avvertì anche che
non avrebbe permesso “apparecchiature per lo spionaggio” statunitense
sul suo suolo. Prima dei decreti d’espulsione c’erano circa 50 militari
degli Stati Uniti in Ecuador, secondo i funzionari del governo
dell’Ecuador.
Correa ha detto che si rese conto di ciò che descrive come
aumento della presenza militare degli Stati Uniti nel Paese, dopo aver
appreso che quattro militari del Pentagono erano a bordo di un
elicottero militare ecuadoriano preso sotto tiro ad ottobre, vicino al
confine con la Colombia.
Le relazioni bilaterali sono state danneggiate dalla controversia sulla sorveglianza elettronica degli Stati Uniti dei governi stranieri, svelata dall’esiliato ex-agente dell’intelligence Edward Snowden.
Le relazioni bilaterali sono state danneggiate dalla controversia sulla sorveglianza elettronica degli Stati Uniti dei governi stranieri, svelata dall’esiliato ex-agente dell’intelligence Edward Snowden.
Nel
2009, Correa si rifiutò di rinnovare l’affitto che permetteva alle forze
statunitensi di operare da Manta, una base importante nella lotta al
narcotraffico in Sud America.
Nel 2012, il presidente ecuadoriano irritò
Washington quando il suo governo concesse asilo, presso la sua
ambasciata a Londra, a Julian Assange fondatore del sito anti-segreti Wikileaks, che pubblicò numerosi documenti classificati degli Stati Uniti.
Traduzione di Alessandro Lattanzio
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