VI RICORDATE VERO CHE VI DICEVAMO DUE MESI FA? CHI ERANO I BURATTINI DIETRO LE MARIONETTE SIONAZISTE CHE HANNO FATTO IL COLPO DI STATO DA REPUBBLICA DELLE BANANE? P O L A C C H I ...
LE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE !!!
Ucraina: la Polonia ha addestrato i golpisti due mesi prima
Thierry Meyssan Rete Voltaire Damasco (Siria) 17 aprile 2014
Le bugie hanno vita sempre più breve.
Due mesi dopo il cambio di regime a Kiev, la stampa polacca ha
pubblicato rivelazioni sul coinvolgimento del governo di Donald Tusk
nella preparazione del colpo di Stato.
Queste nuove informazioni
smentiscono il discorso occidentale e mostrano che il governo
provvisorio attuale di Aleksandr Tourchinov è stato imposto dalla NATO
in violazione del diritto internazionale.
Il settimanale di sinistra polacco Nie
(No), ha pubblicato una testimonianza scioccante sull’addestramento dei
militanti più violenti di EuroMajdan [1].
Secondo questa fonte, il
ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski invitò, nel settembre
2013, 86 membri di Fazione Destra (Pravý Sektor),
presumibilmente nell’ambito di un programma di cooperazione
interuniversitaria.
In realtà, gli ospiti non erano studenti, molti
avevano più di 40 anni. Non andarono al Politecnico di Varsavia,
contrariamente al programma ufficiale, ma al centro di addestramento
della polizia di Legionowo, a un’ora di auto dalla capitale.
Lì
passarono quattro settimane di addestramento intensivo nella gestione
delle folle, nel riconoscimento delle persone, in combattimento tattico,
comando, comportamento nelle emergenze, protezione dal gas della
polizia, costruzione di barricate e in particolare tiri anche con i
fucili dei cecchini.
Tale addestramento avvenne nel settembre 2013,
quando le proteste di piazza Majdan iniziarono in risposta al decreto di
sospensione dei negoziati per la firma dell’accordo d’associazione con
l’Unione europea, firmato dal primo ministro Mikola Azarov il 21
novembre. Il settimanale precisa che fotografie attestano tale
addestramento, mostrando ucraini in uniformi naziste con i loro maestri
polacchi in borghese.
Queste rivelazioni giustificano un nuovo sguardo sulla risoluzione, adottata all’inizio di dicembre 2013, dal Sejm polacco, il Parlamento, che ha affermava la “piena solidarietà ai cittadini ucraini per la forte determinazione a dimostrare al mondo la decisione d’assicurare una piena adesione del loro Paese all’Unione europea”.
Queste rivelazioni giustificano un nuovo sguardo sulla risoluzione, adottata all’inizio di dicembre 2013, dal Sejm polacco, il Parlamento, che ha affermava la “piena solidarietà ai cittadini ucraini per la forte determinazione a dimostrare al mondo la decisione d’assicurare una piena adesione del loro Paese all’Unione europea”.
Naturalmente, i parlamentari non erano consapevoli che il loro
Paese addestrava gli individui che cercarono e presero il potere. Tale
scandalo illustra il ruolo assegnato dalla NATO alla Polonia in Ucraina,
che può essere paragonato a quello assegnato alla Turchia in Siria, ed
eseguito dal governo dell’europeista liberale Donald Tusk.
Il ministro
degli Esteri, il giornalista Radoslaw Sikorski, un ex-rifugiato politico
nel Regno Unito, è la mente dell’integrazione della Polonia nella NATO.
Come membro del “triangolo di Weimar”, fu uno dei tre rappresentanti
dell’Unione europea a negoziare l’accordo del 21 febbraio 2014 tra il
Presidente Viktor Janukovich e i tre principali capi di EuroMajdan [2].
Naturalmente, il presidente ucraino non sapeva che aveva addestrato i
rivoltosi.
Il ministro degli Interni e coordinatore dei servizi
speciali, Bartlomiej Sienkiewicz (nipote dello scrittore Henryk
Sienkiewicz, autore di Quo Vadis?), è uno dei fondatori dell’attuale
servizio segreto polacco, l’Ufficio di Protezione dello Stato (Urzd
Ochrony Panstwa). Fu anche per molto tempo vicedirettore del Centro
Studi Orientali (Osrodek Studiów Wschodnich), centro nazionale
per la ricerca sull’Europa orientale e i Balcani, in particolare Ucraina
e Turchia.
Questo istituto ha una profonda influenza sulla percezione
occidentale degli eventi attuali, grazie ai suoi accordi con la Carnegie
Foundation [3]. Durante il governo di Julija Timoshenko (2007-2010), il
presidente ad interim dell’Ucraina, Aleksandr Turchinov era il capo
dell’intelligence e viceprimo ministro. Lavorò con i polacchi Donald
Tusk (già primo ministro), Radoslaw Sikorski (ministro della Difesa) e
Bartlomiej Sienkiewicz (direttore della società di spionaggio privata
OTHAGO ASBS).
Per rovesciare il governo del suo confinante, la Polonia
si rivolse agli attivisti nazisti, proprio come la Turchia usa al-Qaida
per rovesciare il governo siriano. Non solo non sorprende che le
autorità polacche attuali usino i nipoti dei nazisti che la CIA inserì
nella rete Gladio della NATO per lottare contro l’Unione Sovietica, ma
ricordiamo la polemica che scoppiò nelle elezioni presidenziali in
Polonia nel 2005 quando il giornalista e deputato Jacek Kurski rivelò
che Jòzef Tusk, il nonno di Donald Tusk, fu un volontario della Wehrmacht.
Dopo aver negato, il primo ministro finalmente ammise che suo nonno
prestò servizio nell’esercito nazista, ma sostenne che si arruolò dopo
l’annessione di Danzica. Un ricordo che dice molto su come Washington
selezioni i suoi agenti in Europa orientale.
In sintesi, la Polonia ha addestrato una banda per rovesciare il presidente democraticamente eletto dell’Ucraina con cui finse di negoziare una soluzione pacifica, il 21 febbraio 2014, mentre i rivoltosi prendevano il potere.
In sintesi, la Polonia ha addestrato una banda per rovesciare il presidente democraticamente eletto dell’Ucraina con cui finse di negoziare una soluzione pacifica, il 21 febbraio 2014, mentre i rivoltosi prendevano il potere.
Inoltre, non v’è dubbio che il colpo sia
stato sponsorizzato dagli Stati Uniti, come dimostra la conversazione
telefonica tra l’assistente del segretario di Stato Victoria Nuland e
l’ambasciatore USA Geoffrey R. Pyatt [4]. Allo stesso modo, è chiaro che
gli altri membri della NATO, tra cui la Lituania (l’Ucraina fu dominata
dall’impero polacco-lituano) e Israele in quanto membro de facto dello
Stato Maggiore atlantista, hanno partecipato al colpo di Stato [5].
Tale
schieramento suggerisce che la NATO possieda ora una nuova rete Gladio
in Europa orientale [6]. Inoltre, dopo il colpo di Stato, i mercenari
statunitensi di una controllata di Academi (Greystone ltd) sono stati
dispiegati nel Paese su ordine della CIA [7]. Tali fatti modificano
profondamente la percezione che si può avere del colpo di Stato del 22
febbraio 2014.
Smentiscono gli argomenti diffusi dai giornalisti del
dipartimento di Stato USA (punti 3 e 5 della nota del 5 marzo) [8] e
costituiscono un atto di guerra secondo il diritto internazionale.
Pertanto, il ragionamento degli occidentali sulla sequenza degli eventi,
tra cui l’adesione della Crimea alla Federazione Russa e le rivolte in
corso in Ucraina orientale e meridionale, è nullo.
Fonti:
[1] “Tajemnica stanu, tajemnica Majdanu“, Nie, n°13-2014, 18 aprile 2014.
[2] “Accord sur le règlement de la crise en Ukraine“, Horizons et débats (Svizzera), Réseau Voltaire, 21 febbraio 2014.
[3] “La Fondation Carnegie pour la paix internationale“, Réseau Voltaire, 25 agosto 2004.
[4] “Conversation entre l’assistante du secrétaire d’État et l’ambassadeur US en Ukraine“, Oriental Review, Réseau Voltaire, 7 febbraio 2014. “Svelata l’agenda segreta di Ashton e Nuland“, Wayne Madsen, Traduzione di Alessandro Lattanzio, Strategic Culture Foundation, Réseau Voltaire, 12 marzo 2014.
[5] “Soldati israeliani mimetizzati a Maidan“, Réseau Voltaire, 3 marzo 2014.
[6] “La nuova Gladio in Ucraina“, Manlio Dinucci, Il Manifesto, Réseau Voltaire, 18 marzo 2014.
[7] “Mercenari statunitensi dispiegati nel sud dell’Ucraina“, e “Le directeur de la CIA recherche des mercenaires US à Kiev“, Réseau Voltaire, 4 marzo e 15 aprile 2014.
[8] “Fiche documentaire du département d’État: 10 contre-vérités sur l’Ukraine“, Réseau Voltaire, 5 marzo 2014.
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