mercoledì 12 marzo 2014

GRECIA RIDUCA GLI STIPENDI "CHE SONO GIA' ALLA FAME" -- ce lo chiede l'europa



I NAZISTI DELLA TROIKA UE VOGLIONO CHE LA GRECIA RIDUCA GLI STIPENDI CHE SONO GIA' ALLA FAME (586 EURO AL MESE)

11 marzo 2014

I NAZISTI DELLA TROIKA UE VOGLIONO CHE LA GRECIA RIDUCA GLI STIPENDI CHE SONO GIA' ALLA FAME (586 EURO AL MESE)

Bruxelles - I rappresentanti della troika (Banca centrale europea, Fondo monetario internazionale e Commissione europea) hanno chiesto ad Atene di abbassare i salari per i nuovi dipendenti pubblici e di sospendere gli aumenti salariali automatici per i cittadini che percepiscono lo stipendio minimo nel settore privato.
E' quanto si legge nelle pagine del quotidiano greco "Kathimerini". I negoziati tra il governo ellenico e i rappresentanti europei sull'attuazione del programma di risanamento dell'economia che darebbe il via libera all'assegnazione alla Grecia delle due tranche di aiuti per oltre 10 miliardi di euro sono andati avanti tutta la scorsa notte.
Secondo alcune fonti riportate dal quotidiano di Atene, sono stati compiuti passi in avanti nelle trattative, anche se si sono vanificate le speranze della troika di presentare un accordo alla riunione dei ministri delle Finanze dell'Eurogruppo. 
Sembra infatti che alcune nuove questioni siano state aggiunte alle discussione. 
Una di queste riguarda proprio la proposta di ridurre i salari dei nuovi dipendenti del settore pubblico. Attualmente un nuovo assunto, laureato, del settore pubblico riceve un salario lordo di 1.090 euro.
Resta ancora da chiarire di quanto i salari debbano essere tagliati. Secondo alcune indiscrezioni, il governo sarebbe pronto ad accettare la proposta della troika, preferendo concentrarsi su altre questioni.
Sempre secondo il quotidiano greco "Kathimerini", la troika vorrebbe che il governo si impegnasse anche per bloccare l'aumento automatico dei salari per chi riceve il minimo previsto, cioe' 586,08 euro al mese.
Dal canto suo, la troika vorrebbe introdurre il nuovo regime salariale per consentire ai datori di lavoro di mantenere i lavoratori allo stesso livello di salario, indipendentemente dal numero di anni di lavoro alle spalle.
Ai sensi della legislazione attuale del lavoro, i lavoratori che ricevono lo stipendio minimo vedrebbero un aumento dello stipendio di 58,61 euro al mese ogni tre anni.

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