venerdì 14 febbraio 2014

Favola dell'isola greca

 

Favola dell'isola greca

In una piccola isola greca, grazie al "ce lo chiede l'europa" i pochi abitanti sono tutti indebitati l'uno con l'altro, per questo motivo non si scambiano più beni e servizi tra loro, e sono costretti, quindi, a vivere in povertà.

Una coppia di turisti tedeschi capita un giorno, per caso sull'isola, entra nell'unico albergo e chiede di poter visionare una camera per verificare se corrisponde alle proprie aspettative.

Il titolare dell'albergo, indebitato fino al collo, grazie all'euro, accetta di consegnare le chiavi per visionare la camera, ma chiede un anticipo di 100 €., che sarà restituito nel caso la camera non fosse loro gradita.

Con i 100 €. l'albergatore si reca velocemente nel negozio d'alimentari dell'isola, restituisce i 100 €. del debito accumulato e chiede al bottegaio di ricominciare a fornirgli alimenti per il suo ristorante.

Il bottegaio accetta e con i 100 €. si reca dal carrozziere per saldare il suo debito pregresso e chiedergli la restituzione del furgoncino in pegno. senza il quale non era più in grado di rifornire il suo negozio.

Il carrozziere accetta di buon grado, prende i 100 €. e li porta alla prostituta del paese, gran bella ragazza, saldando i suoi vecchi debiti e permettendo, anche alla prostituta, di saldare il suo debito con l'albergatore, per la camera non pagata.

L'albergatore ritorna in possesso dei 100 €. di acconto proprio nel momento in cui la coppia germanica restituisce la chiave, si dispiace che la camera non fosse di loro gradimento e restituisce  l'acconto.

La coppia esce dall'albergo con il marito che, controllati i 100 €., si accorge di avergli dato una banconota falsa (l'euro è una truffa) e, senza pensarci due volte, la brucia per evitare altri errori nel futuro.

L'albergatore, il negoziante, il carrozziere e la prostituta, hanno estinto i loro debiti reciproci ed hanno la possibilità di ricominciare a scambiarsi beni e servizi, per merito di una banconota falsa ed odiosa, che alla fine è stata bruciata.

Si ringrazia per il genio Fabio Conditi

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