martedì 29 aprile 2014

Kiev si rassegna all’idea di perdere l’Est del paese



 

UCRAINA: gli attivisti russi prendono l’iniziativa

Kiev inizia a rassegnarsi all’idea di perdere l’Est del paese

 

Attivisti pro russi hanno conquistato oggi la città e di Kostiantinivka, nell’est dell’Ucraina ed hanno preso possesso del municipio, alzando la bandiera della autoproclamata Repubblica Popolare di Donetsk.
Kostiantinivka, con una popolazione di circa 80.000 abitanti, è una città situata tra le città di Slaviansk e di Donetsk, ambedue si trovano attualmente sotto il controllo degli attivisti pro russi.
Domenica scorsa gli attivisti avevano preso a Donetsk il controllo della sede della TV locale senza alcun intervento della polizia che era presente sul posto.

Gli attivisti , una volta entrati nell’edificio, hanno costituito una guardia a presidio, erano vestiti con abiti civili e portavano una fascia rossa al braccio con la scritta “oplop” (muraglia) dal nome di un gruppo di autodifesa russo.
“I giornalisti di questa TV potranno continuare a lavorare ma c’è bisogno che dicano la verità”, ha spiegato Stanislav, uno degli attivisti, alla AFP. Lo stesso ha aggiunto che loro custodiranno l’edificio giorno e notte, “i canali televisivi russi dicono la verità, vogliamo che anche a Dontsk ci siano catene TV che facciano lo stesso”.
Almeno sei poliziotti ucraini, dei quali almeno 3 armati di Kalashnikovs hanno osservato la scena dalla loro jeep senza intervenire.
Dalla parte di Lugansk è stato trasmesso dai rivoltosi pro russi un ultimatum alle autorità di Kiev con il quale chiedono:
1) l’attuazione di un referendum con riconoscimento diello status di autonomia della regione, 2)una amnistia per tutti i detenuti politici,3) l’annullamento degli ultimi aumenti dei prezzi e tariffe,4) il ritorno del russo quale lingua ufficiale. Queste sono esigenze chiare per qualsiasi paese civile, hanno detto.
“Se entro il 29 di Aprile queste rivendicazioni, basate sugli accordi di Ginevra, non avranno attuazione”, hanno proclamato gli insorti, proclameremo tutti i rappresentanti di Kiev criminali e nemici del popolo e passeremo all’azione”.
Questo è il proclama dei rivoltosi definitisi dell’esercito del Sud Est Ucraina.

I giornali di Kiev chiedono che si riconosca la secessione dell’Est Ucraina
Alcuni analisti a Kiev hanno commentato per la prima volta di considerare la perdita del sud est dell’Ucraina come inevitabile e che potrebbe anche andare a beneficio dell’Ucraina.
“Non ci deve essere dialogo con alcuno, tutti ormai dicono Fuori !” Lo segnala il portale Jvilya.
Il giornalista Serguei Visoski analizza che le regioni del Donetsk e di Lugansk sono regioni industriali e minerarie e qualsiasi riforma di tipo neoliberista, come quelle che Kiev vorrebbe introdurre, provocherebbe la chiusura di molte miniere e fabbriche con conseguenti proteste di massa ed una esplosione sociale della quali approfitterebbe Mosca. Ha scritto Visoski.
La zona impoverita di Donbass sarà una fonte di voti per i partiti populisti ed antieuropei, ha segnalato da parte sua il giornale Zerkalo Nedeli (Lo Specchio della settimana), “se cerchiamo di trattenere l’Est rischiamo di perdere l’Ovest. Meglio lasciare che Donbass si stacchi dal paese e ricostruire l’Ucraina in Europa”.
In realtà i circoli del nuovo potere a Kiev vedono nella rivolta dell’Est un ostacolo ai propri piani per implementare le politiche neoliberiste e pro UE, tenendo in conto che l’Ucraina non dispone delle risorse per finanziare una guerra o un lungo periodo di destabilizzazione del paese e sarebbero disposti a permettere che l’est si separi dall’Ucraina, come avvenuto per la Crimea, al fine di attuare i propri propositi.

Ultime notizie da Donetsk 28.04.2014
Si sono verificati oggi violenti scontri nel centro della città e nelle vicinanze dello Stadio, tra gruppi di nazionalisti ucraini e forze di autodifesa della Repubblica popolare di Donetsk. Viene riportato da varie fonti di un bilancio con molti feriti da entrambe le parti.
Intanto nel posto di frontiera di Lugansk gli insorti prorussi hanno innalzato la bandiera russa. Di fatto in questo punto non esiste più una frontiera con la Russia.
Mosca continua a concentrare le proprie truppe a Slaviansk e si riserva il diritto di intervenire per proteggere la popolazione.
Il ministero della Difesa russo ha negato che ci siano state violazioni dello spazio aereo da parte di aerei russi ed ha bollato come manipolazione le notizie fornite in tal senso dalle autorità del governo di Kiev.

Fonte:

Traduzione di Luciano Lago

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