martedì 8 aprile 2014

DAVID ICKE: TUTTO IL RESTO è ILLUSIONE





L'AMORE INFINITO È L'UNICA VERITÀ

TUTTO IL RESTO È ILLUSIONE

Smascherare il mondo dei sogni che crediamo reale
 

di David Icke     VI PROPONGO UN PERSONAGGIO CONTROVERSO - UN SUO LIBRO CHE FA MEDITARE .... [deca]
Gruppo Editoriale Macro
pagg. 256 -  € 16,58
 
Per ordinare: www.macrolibrarsi.it
 

L'ARGOMENTO »
 
Capitolo 1 - Non uno dei fiocchi di neve che formano una valanga si è mai sentito responsabile:

Quasi tutte le persone sono altre persone.
I loro pensieri sono le opinioni di qualcun altro,
le loro esistenze una parodia,
le loro passioni una citazione.


(Oscar Wilde)


 
Nel 1990 iniziai consapevolmente un incredibile viaggio alla scoperta di me stesso. Non avevo la minima idea riguardo a dove mi avrebbe condotto, ma decisi che lo avrei intrapreso comunque. Ne avevo abbastanza. Questo "mondo" non aveva mai avuto senso per me: le ingiustizie, la stupidità, il modo in cui il sistema trasforma le persone in poco più che macchine, le quali operano attraverso un ciclo continuo di esperienze e comportamenti ripetitivi che istericamente ci ostiniamo a chiamare "vita". Non siamo noi a vivere la vita - è la vita a viverci.
Vi sono delle eccezioni, molte delle quali saranno le persone che stanno leggendo questo libro, ma la maggior parte della gente si fa dire cosa pensare, dove andare, cosa fare e come farlo. Non è così? Ebbene, da dove acquisite le "informazioni" che vi portano a trarre le conclusioni riguardo a voi stessi e al mondo? Chi decide a quale ora vi dovete alzare ogni mattina di ogni giorno lavorativo? Chi decide dove dovete andare e qual è il vostro compito una volta arrivati a destinazione? Chi decide come dovete svolgerlo? Se assomigliate alla stragrande maggioranza delle persone che attualmente popolano questo mondo illusorio, non siete affatto voi a prendere quelle decisioni; esse vi vengono imposte dal "sistema", la ragnatela del dominio e del controllo che impone la propria volontà sulla vostra "vita".
Voi attingete le vostre "informazioni" dai mezzi di comunicazione convenzionali che vi vendono le loro falsità quotidiane, in base alle quali decidete cosa pensare e cosa credere. Siete costretti ad alzarvi a una certa ora poiché dovete presentarvi a rapporto sul posto di lavoro e non potete essere in ritardo. Vi recate dove i vostri superiori vi dicono di recarvi e fate ciò che costoro vi dicono di fare. Se vi ribellate, vi licenziano, e se non venite pagati non potete permettervi una casa o cibo a sufficienza. E non si tratta solo di voi. Che dire della vostra famiglia e delle altre persone a vostro carico? Quali sarebbero le conseguenze per "loro" se non vi assoggettaste al sistema? Per far fronte a tutti questi bisogni e a queste responsabilità incombenti, dovete trascorrere ogni vostra giornata costantemente occupati a soddisfare altre persone. A loro volta, anche quelli che comandano seguono servilmente le imposizioni di chi "li" controlla, e similmente essi non osano ribellarsi. Anche i superiori hanno superiori.
Prendete ad esempio un agricoltore che deve rifornire un supermercato di derrate alimentari; egli impartisce ordini ai braccianti suoi subalterni, e se questi non fanno ciò che dice, si ritrovano a spasso. Ma, allo stesso modo, anche lui deve fare ciò che il supermercato gli richiede, oppure perderà il contratto rischiando di trovarsi tagliato fuori dagli affari. Al livello successivo, quelli che gestiscono il supermercato devono rispondere agli azionisti, i quali includono a loro volta persone al servizio dei "propri" superiori, e superiori al servizio di altrettanti superiori. Ecco come gira la ruota della dipendenza e dell'imposizione di potere.
Lo schiavo di qualcuno è il padrone di qualcun altro; la pecorella di qualcuno è il pastore di qualcun altro. É questa la maniera in cui il mondo è strutturato di proposito. Il sistema esige che ognuno controlli qualcun altro, e ciò viene attuato in un miliardo di modi differenti. Quelle che noi chiamiamo "società libere" non sono altro che Gulag con nomi diversi. Non è il sistema a essere al nostro servizio - noi siamo al suo. Siamo schiavi, e ci illudiamo di essere liberi perché non vogliamo affrontare la realtà della nostra condizione.
Una sera ero ospite di un programma radiofonico americano, quando un ascoltatore chiamò e sostenne una tesi davvero azzeccata. Paragonò l'umanità a un marito che sa che la moglie gli è infedele, ma che tenta disperatamente di convincersi che non è vero. Quando lei torna a casa, l'affronta per indurla a dire dove è stata e con chi. L'uomo conosce la verità, ma confida disperatamente che le spiegazioni di sua moglie suonino abbastanza credibili da fargli continuare a illudersi che vada tutto bene. Piuttosto che accettare una verità spiacevole, egli preferirebbe ascoltare una bella menzogna. Allo stesso modo, la maggior parte delle persone non vuole misurarsi con i complotti e la corruzione dei governi, e neppure chiedere perché le nazioni, anche la propria, vanno in guerra contro civili indifesi. Quando i governi pronunciano le loro falsità, quando si scusano per la loro assurda condotta, la maggior parte della gente è pronta ad accettare quanto dicono perché "vuole" - credere che quelle menzogne siano la verità. L'alternativa consiste nell'affrontare il fatto che il governo non è un benevolo servitore del popolo - ma esattamente l'opposto. Affrontare la realtà è sapere che le forze che controllano gli Stati Uniti sono capaci di orchestrare gli orrori dell' 11 settembre e accusare qualcun altro; oltre ad avere la sfacciataggine di partecipare ai riti funebri per le vittime, pur sapendo di aver concorso alla loro uccisione. Quante persone sarebbero sufficientemente forti da affrontare una cosa del genere e ciò che essa rappresenta per le loro esistenze? É questa una delle ragioni basilari per cui le menzogne ufficiali hanno la meglio, e divengono delle verità comunemente accettate.
L'alternativa è talmente impensabile, talmente intollerabile, da non poter essere presa in considerazione; così la maggior parte della gente non lo fa. Dai, così, che facciamo finta di niente.
Lo stesso vale per la negazione collettiva che mettiamo in atto riguardo alle nostre esistenze: "Ho una casa grande e una grossa automobile; non è una vita favolosa?".
Ebbene, la casa e l'auto saranno anche favolose, ma la "vita"?
Quante persone stanno facendo ciò che vogliono veramente? Quante sono davvero felici, realizzate e in pace con se stesse? In verità, quasi nessuna. Non è forse proprio questa la condanna profonda e radicata inflittaci dall'alienazione mentale che chiamiamo "vita"? I più fanno quello che pensano di "dover" fare, e ciò significa servire il sistema secondo le condizioni del sistema stesso. Perché confondiamo la "vita" con il mondo, così come esso viene comunemente sperimentato? Cos'ha a che vedere la vita col far saltare in aria dei bambini sotto gli occhi dei genitori, e genitori sotto gli occhi dei propri figli, e chiamarla "liberazione"? Dove sta la vita nel doversi alzare ogni mattina alla stessa ora per starsene sempre in mezzo al solito traffico, o per fare la fila aspettando il solito treno, per recarsi a svolgere il solito lavoro che vi lascia annoiati, frustrati e insoddisfatti, prima che, ancora in mezzo allo stesso traffico o dopo aver fatto la stessa fila, ve ne torniate a casa per guardare alla tv i soliti programmi serali che vi trattano come foste dei ritardati mentali? Dove sta la vita nel mandare i nostri figli in scuole e università ideate per buttarli fuori come rotelle d'ingranaggio programmate per la generazione successiva? Ma, ancora, preferiamo convincere noi stessi di avere un "buon lavoro", una "buona carriera", una "bella vita", e di dare ai nostri figli una "buona istruzione", piuttosto che affrontare l'orrore degli orrori, e cioè che la vita, in realtà, è uno schifo. O meglio, uno schifo se paragonata a cosa potrebbe essere e a cosa ci piacerebbe che fosse. In verità, non si tratta per nulla di "vita". É un velo di lacrime nascoste da una mano pesante di mascara e da un'abbondante passata di autoillusioni. Noi giudichiamo la nostra "felicità" dal nostro grado di infelicità, e le nostre realizzazioni tramite i simboli e i fronzoli che il sistema ha decretato come elementi essenziali del "successo".
Il giorno in cui stavo scrivendo questo, lessi i risultati di uno studio sulla salute mentale ed emozionale dei "teenagers" in Gran Bretagna, sebbene la stessa cosa possa applicarsi a tutto il mondo industrializzato e computerizzato, e non solo. Lo studio: "Dinamiche del tempo nella salute mentale degli adolescenti", pubblicato nel Journal of Child Psychology and Psychiatry, rivelava che il numero dei quindicenni sofferenti di ansia e depressione era aumentato del 70%, in meno di vent'anni. Hei, stiamo parlando di quindicenni!
Lo studio concludeva che una delle cause chiave di questo drammatico incremento del trauma emozionale negli adolescenti, era la spinta incalzante ad "avere successo". Per essere più precisi, si sarebbe dovuto aggiungere avere successo "secondo le condizioni del sistema". Lo studio affermava "la costrizione ad avere successo negli studi e la prospettiva dell'indebitamento stanno contribuendo a diffondere l'infelicità".
In Gran Bretagna, grazie al governo Blair, quando escono dall'università, gli studenti affrontano una montagna di debiti a causa dei prestiti che hanno dovuto chiedere per pagare la propria istruzione (o quanto passa per tale). Debito significa controllo da parte del sistema, ed è questa la vera ragione dei prestiti agli studenti. Lo studio metteva inoltre in evidenza lo squilibrio tra il tempo trascorso a scuola e quello dedicato allo svago, una cosa cui ho dato rilievo per anni. Tengono i ragazzi a scuola per ore e ore di seguito, per cinque giorni a settimana e, una volta aperti i cancelli della prigione, li mandano via con i compiti da svolgere a casa! Quando bambini e ragazzi trovano il tempo di fare ciò che "loro stessi" vogliono fare? Risposta: nel mezzo del diluvio di accademiche stronzate messe a punto al fine di produrre quel foraggio per cervelli che consenta al sistema di seguitare a rotolare come una specie di irrefrenabile palla di neve, nella cui scia, giorno dopo giorno, si ammassano sempre di più le nostre libertà e la nostra unicità.
Un altro studio: "Indagine sul malessere in aumento", riportato dalla UK Press Association nell'ottobre del 2004, confermava questa tendenza, con tre quarti dei genitori intervistati che affermavano che i loro figli erano sotto pressione assai più di quanto "loro stessi" fossero alla medesima età. Un'analoga percentuale dichiarò che lo stesso tipo di pressione e di stress a scuola (come vessazioni ed esami) aveva avuto l'impatto più rilevante sulla salute emozionale e sul benessere dei propri figli. E gli esami a che servono, di grazia? A rivelare fino a che punto il sistema controlla la mente e la percezione dei ragazzi. Secondo l'indagine, sette genitori su dieci dissero che il governo avrebbe dovuto investire di più nell'ambito dei servizi per la salute mentale di bambini e ragazzi. Oh mio Dio, fatemi il piacere! Lasciamo perdere come "trattare" il problema, che ne dite di "rimuovere le cause"? Che ne dite di cambiare il modo in cui si sentono i vostri figli dicendo loro di rilassarsi e di divertirsi, dato che l'istruzione e il passare gli esami imposti dal sistema sono soltanto un mucchio di fesserie? L'"istruzione" esiste allo scopo di programmare, indottrinare e inculcare un convincimento collettivo in una realtà che ben si addica alla struttura del potere. Si tratta di subordinazione, di limitazione, di mentalità del "non posso", "non puoi", poiché è questo ciò che il sistema vuole che ciascuno esprima nel corso del proprio viaggio verso la tomba o il crematorio. Ciò che noi chiamiamo Istruzione non apre la mente, la soffoca. Così come si espresse Albert Einstein: "L'unica cosa che interferisce con il mio apprendimento è la mia istruzione". Egli disse anche che l'istruzione è "quel che rimane dopo che si è dimenticato tutto quanto si è imparato a scuola".
Perché i genitori sono orgogliosi nel vedere che i loro figli conseguono degli attestati di "profitto" per aver detto al sistema esattamente quanto esso richiede di sentirsi dire? Non sto dicendo che le persone non debbano perseguire la conoscenza ma, se qui stiamo parlando di libertà, dovremmo poterlo fare alle "nostre" condizioni, non a quelle del sistema. C'è anche da riflettere sul fatto che i politici, i funzionari del governo, e ancora, giornalisti, scienziati, dottori, avvocati, giudici, capitani d'industria e altri che amministrano o servono il sistema, invariabilmente sono quelli che sono passati attraverso la stessa macchina-creatrice-di-menti (per l'indottrinamento), l'università. Triste a dirsi, molto spesso si crede che l'intelligenza e il passare degli esami siano la stessa cosa. Una sera mi trovavo in discoteca e la pista da ballo era vuota perché il DJ aveva messo su della musica che le persone non volevano ascoltare. Questo insopportabile egocentrico si rifiutò di cambiarla e io gli chiesi se fosse una scelta così intelligente, date le circostanze. A un tale suggerimento, quello s'indignò. Aveva la "prova" di essere una persona intelligente - possedeva un "diploma"! Che ridere. L'intelligenza fondamentale consiste nel rendersi conto che le persone non ballano perché la musica fa schifo e nel mettere al suo posto qualcosa che a loro piace; un diploma consiste nel dire al sistema ciò che il sistema ti ha detto di dire. Cosa c'è di intelligente in questo?
La maggior parte della gente si illude di essere libera senza mai sperimentare per davvero questa teoria. Le persone sono paragonabili a mosche prese in una ragnatela e, a patto che non tentino di muoversi, riescono a convincersi che se volessero, potrebbero farlo. Vedete, è solo che, semplicemente, in quel momento non vogliono farlo. Se tentassero, dovrebbero affrontare la realtà, e cioè che il loro culo è tenacemente incollato al sistema di controllo di qualcun altro, il quale sta per vedersi servito il pasto - loro. Le persone seguitano a fare quello che la dittatura dei governi dice loro di fare, senza dubbi o contestazioni, perpetuando l'illusione di essere libere di scegliere, pur non avendolo mai fatto. "Avere le ali appiccicate a questa ragnatela mi sta bene, perché sto scegliendo di non volare". Nel corso degli anni ho incontrato così tanta gente che credeva di essere libera finché non ha fatto qualcosa al di fuori della "norma". A quel punto, nella realtà di queste persone si è verificata una grossa battuta d'arresto poiché, per citare il bravissimo attore comico Bill Hicks: "Siete liberi di fare quello che vi diciamo". Mentre lo stato globale orwelliano emerge rapidamente dall'oscurità, l'auto-inganno riguardo a un "mondo libero" sta diventando sempre più difficile da sostenere. Ma invece di guardare bene in faccia la propria condizione, i più non cercano di far altro che volgere ostinatamente lo sguardo nella direzione opposta. La maggior parte della gente fa in fretta a lamentarsi di quanto succede nella propria vita e più ampiamente nel mondo, tuttavia, quando si tratta di fare qualcosa al proposito, pare come impietrita. Assai meglio, sembra, evitare le personali responsabilità incolpando qualcun altro. Il mondo è quello che è perché abbiamo permesso a pochi di renderlo tale, e semplicemente puntare il dito contro quei pochi non è sufficiente. Siamo tutti coinvolti. Voltaire colse magistralmente questo punto quando disse: "Non uno dei fiocchi di neve che formano una valanga si è mai sentito responsabile".
Sin da quando avevo sette o otto anni questo "mondo" mi è sembrato folle e nel momento in cui ho iniziato a rendermi conto di ciò che sta dietro all'illusione che noi chiamiamo "realtà", sono diventato come una porta aperta. Non c'era bisogno di spingere; stavo già ruotando sui miei cardini. Doveva esserci un motivo per cui il mondo era così assurdo e del perché così poche persone sembravano in grado di accorgersene o, almeno, di ammetterlo con se stesse. La mia incredibile esperienza iniziata nel 1990 mi ha rivelato che in questa follia sicuramente c'è una ragione, una logica. La società è quella che è perché coloro che la controllano vogliono che sia così. É quanto si addice alloro programma per una dittatura globale. La straordinaria storia che sta dietro la facciata della vita quotidiana mi è stata rivelata per gradi, e questo libro rappresenta il passo successivo - un gigantesco salto dentro a un regno e a una realtà verso cui pochi sono disposti a dirigersi.
In "Cronache dalla spirale del tempo" ho esposto il modo in cui il mio viaggio è iniziato ma, in breve: attraverso una medium mi venne rivelato che avrei ricevuto in dono le "ricchezze spirituali" che in pratica avrebbero permesso di sollevare il velo delle illusioni che tengono in schiavitù il genere umano. La conoscenza sarebbe stata instillata nella mia mente e in momenti successivi sarei stato guidato sino a essa, mi disse la medium.
"Un solo uomo non può cambiare il mondo, ma un uomo può comunicare il messaggio che cambierà il mondo", ella disse. Molti altri medium ripeterono la stessa cosa. Esistevano dei segreti da rivelare - enormi segreti e io sarei stato condotto verso questa conoscenza e l'avrei poi comunicata al mondo intero. Uno dei medium aveva detto: "Non è necessario compiere un'ardua ricerca. La strada è già stata tracciata. Dovrai soltanto seguire gli indizi". Allora la cosa sembrava stravagante, ma quanto si rivelò essere reale! Da quel momento in poi, la mia vita divenne un'esplosione di sincronismo e "coincidenze". Sono stato condotto alla conoscenza attraverso persone, libri ed esperienze personali in oltre 40 nazioni e gli indizi sono stati disposti qua e là, non solo abbondantemente, ma anche nell'ordine giusto per poter essere assimilati con rapidità. Sono stato guidato lungo un sentiero che ha avuto inizio con la comprensione della manipolazione in questo "mondo", la realtà che pensiamo essere qualcosa di "corporeo", e che in seguito mi ha condotto in altri regni che la compenetrano - ciò che gli scienziati definiscono universi paralleli. Nei primi due capitoli riassumerò questo messaggio, prima di spingermi all'incredibile stadio successivo che riguarda la scoperta rivelata di chi siamo, dove siamo, e cosa stiamo facendo qui.
Durante gli anni '90, grazie a guide invisibili e a "coincidenze" sincronizzate, iniziai a comprendere e a far conoscere il livello basato sui "cinque-sensi" di una cospirazione globale per il controllo dell'umanità, orchestrata attraverso una rete di società segrete e di famiglie tutte imparentate tra loro, conosciuta col nome di Illuminati. Si tratta di famiglie che controllano i governi, il sistema bancario, le corporazioni transnazionali, gli accordi che riguardano i prezzi o la ripartizione dei mercati del petrolio e dei prodotti farmaceutici (i cosiddetti "cartelli", N.d.T.), i mezzi di comunicazione di tutto il mondo, i servizi segreti, le forze di polizia, e persino quello che si insegna nelle scuole e nelle università. Tutti questi aspetti della società, insieme a tanti altri, fondamentalmente vengono controllati dalle medesime famiglie di Illuminati, che perseguono lo stesso programma di tirannia globale. Il loro obiettivo è uno stato fascista centralizzato con a capo un governo e un esercito mondiali, una banca centrale, una valuta unica, a cui assoggettare una popolazione dotata di microchip, connessa a una rete computerizzata globale che ne abbia così il controllo. Quando per la prima volta lasciai intendere che era questo il piano, la gente si fece delle risate, ma adesso a sogghignare sono soltanto i disinformati e quelli che hanno una "forma mentis" rigida e materialistica. L'incubo orwelliano del "Grande Fratello" si sta manifestando poco a poco, giorno dopo giorno, specialmente dall' 11 settembre. Ciò non sorprende nel momento in cui ci si rende conto che quegli attacchi furono organizzati dalla stessa forza che ora li utilizza come scusa per imporre il proprio programma fascista allo scopo di "salvarci" dal terrorismo (vedi: "Alice nel paese delle meraviglie e il disastro delle Torri Gemelle"). Possiamo accorgerei con chiarezza della centralizzazione del potere e della proprietà che sta avanzando rapidamente in tutti i settori della nostra esistenza, e che è conosciuta col nome di "globalizzazione". Non si tratta soltanto delle grosse, avide corporazioni, come molti membri della "Sinistra" vorrebbero farci credere. Le corporazioni più in vista non sono lo scopo, ma dei mezzi verso lo scopo. Sono parte di un programma coordinato e ideato da molto tempo per un controllo globale che prende di mira ogni espressione dell'umana esistenza.
In politica abbiamo superstati come l'Unione Europea, e i suoi "specchi" emergenti: l'Unione Africana, la Cooperazione Economica per l'Asia-Pacifico (APEC), e la Zona di Libero Scambio delle Americhe (FTAA). Tutte sono strutturate in modo da essere in linea con una caratteristica fondamentale per l'esistenza di un'aspirante dittatura - più il processo decisorio viene centralizzato, più potere i pochi avranno sui molti. Il peggior incubo del dittatore è la diversità, poiché in questo modo egli non può controllare tutte le fasi di tale processo. L'uniformità e la centralizzazione sono indispensabili al Fascismo o al Comunismo, o a qualunque sia il nome della vostra dittatura d'elezione. É così che assistiamo alla centralizzazione di ogni cosa, e a una sempre maggior velocità.
Il governo mondiale è programmato per essere il coronamento di questa piramide di tirannia politica, e il ruolo dell'esercito mondiale consiste nell'imporre le sue decisioni a quei paesi che vogliono auto-governarsi. É per tale ragione che gli eserciti nazionali sono sempre più subordinati, oltre al fatto di costituirne soltanto una parte, a organizzazioni come la NATO e le Nazioni Unite, nello svolgimento di operazioni per il mantenimento della pace. É un esempio di ciò che io chiamo "Totalitarismo per Gradi" nel quale ci si sposta passo per passo verso un obiettivo a lungo meditato, invece di compiere colossali cambiamenti in una volta sola. Se i passi fossero troppo grandi, molte persone si accorgerebbero di cosa sta accadendo, e non andrebbe bene. La nostra ignoranza è la loro felicità. In Europa, l'EEC, o Zona di "libero scambio" del Mercato Comune, è divenuto lo stato fascista centralizzato conosciuto col nome di Unione Europea, grazie allo stillicidio continuo di cambiamenti imposti attraverso il Totalitarismo per Gradi, e lo stesso sta verificandosi ovunque.
Gli Illuminati manovrano i loro funzionari burocrati, uomini e donne, all'interno di posizioni chiave nella politica, e la maggior parte di quelli che rimangono a far numero in ambito politico non è altro che una manica di ignari buoni a nulla. La capacità intellettuale non è mai stata un attributo essenziale di un politico e spesso è il passo verso una brutta carriera. Tim Collins, Membro Conservatore del Parlamento in Gran Bretagna, venne informato da un elettore dell'esistenza di particolari che riguardavano delle pecche nella versione ufficiale della vicenda dell"'aereo" che avrebbe colpito il Pentagono l' 11 settembre. A Mister Collins venne offerta la possibilità di visionare la presentazione di un DVD che descriveva dettagliatamente questa prova, ma lui si rifiutò persino di dargli un'occhiata. Il suo "assistente esecutivo" scrisse che Mister Collins "...non crede nelle teorie del complotto, e considera particolarmente biasimevole che gli artefici del DVD al quale si fa riferimento stiano cercando di trastullarsi con una tragedia tanto spaventosa". Tutto questo senza neppure prendersi la briga di visionarlo, e il fatto che persone come Tim Collins diventino dei politici può essere a sua volta considerata una spaventosa tragedia per coloro che essi dovrebbero rappresentare. Quando si hanno dei Membri del Parlamento con una mentalità del genere - e Collins rappresenta la norma, non una rarità - la manipolazione del sistema politico diventa un gioco da ragazzi. La politica mi fa sempre venire in mente l'adagio di Albert Einstein che dice: "non si possono risolvere i problemi con lo stesso livello d'intelligenza che li creati".
Il controllo delle attività bancarie e degli affari è già nelle mani di pochi ed è una tendenza continua. La moneta europea - l'euro - fa parte del programma degli Illuminati che consiste nel rimpiazzare tutte le diverse valute con una sola valuta mondiale controllata dalla già pianificata Banca Centrale Mondiale. Si riporta che Mayer Amschel Rothschild, fondatore della dinastia dei banchieri (Illuminati), abbia detto: "Datemi il controllo della moneta di una nazione e me ne infischio di chi fa le leggi". Considerate ancora un grado più in là e avrete lo schema per una dittatura mondiale in cui gli Illuminati controllano la valuta unica e fanno le leggi. Le famiglie degli Illuminati si servono della rete di società segrete di loro appartenenza e di quelli che ne stanno a capo, i quali fungono da collegamento, o che hanno mansioni di mandatari e fattorini, per controllare tutte le banche più importanti e le corporazioni transnazionali. In apparenza può sembrare che nei collegi dei dirigenti che hanno maggior peso compaiano nomi diversi, ma questi devono rendere conto ai "padroni" che li hanno messi lì a ricoprire quell'incarico e che impongono la linea di condotta da portare avanti.
Come ho già esposto dettagliatamente nei miei libri precedenti, a livello dei cinque sensi il mondo è controllato da una struttura di piramidi all'interno di altre piramidi, una dentro l'altra come le bambole russe. In cima a queste piramidi, specialmente quella più grande che racchiude tutte le altre, ci sono le famiglie di Illuminati. Da lì essi manipolano e impongono il loro programma per la centralizzazione del potere globale direttamente attraverso la società. Anche coloro che fanno parte di gruppi di pressione, che sfidano il sistema su numerose e differenti problematiche, devono capire che stanno avendo a che fare con le stesse famiglie di Illuminati presenti in cima alla piramide.
Attraverso le loro corporazioni transnazionali, gli Illuminati controllano, tra le tante cose, i rifornimenti mondiali di petrolio, gas, elettricità e acqua, la produzione di farmaci e "medicine", nonché la produzione e la distribuzione di generi alimentari. Il loro sistema bancario controlla i governi, il commercio e le persone prestando denaro che non esiste e caricandolo di interessi. Ciò che noi chiamiamo denaro è soltanto un "debito" che viene fatto girare sotto forma di assegni, bonifici, fidi e persino "contante". Quello che chiamiamo "contante" non è denaro; è un debito. Il denaro viene creato emettendo un credito - un debito - non importa quale forma questo credito possa prendere successivamente (contante, assegni, qualunque cosa) si tratta sempre di un debito riciclato.
La parola "credito" deriva dal latino e sta per "colui che ha fiducia" o "colui che crede", ed è ciò che realmente sono i "soldi": la convinzione, la fiducia che siano veri. Ma non lo sono. Persino la messinscena del debito è un'illusione perché come potete essere in debito se innanzitutto non vi è stato dato qualcosa?
Quando una banca concede un "prestito", non presta un bel "niente".
Semplicemente non fa altro che inserire a computer sul vostro conto il dato che attesta che la banca ha accettato di farvi un "prestito" in cambio della vostra casa, del vostro lavoro o del terreno di vostra proprietà. La banca non crea denaro, crea un "debito" mediante i tasti di un programma e da quel momento dovrete ripagare il "denaro" inesistente che vi è stato "prestato", più gli interessi! Se non lo fate, vi possono portare via ciò che possedete - "per non avervi prestato nulla". I governi ottengono soldi in prestito allo stesso modo e i contribuenti divengono responsabili della "restituzione" alle banche di denaro inesistente, chiesto in prestito a loro nome dai governi controllati dalle medesime forze proprietarie delle banche. Se scriveste una cosa del genere per una "fiction", vi sentireste dire che è troppo forzata per essere credibile, ma è questa la realtà delle frodi bancarie. Le banconote inglesi riportano "prometto di pagare a vista al portatore la somma di" qualunque sia il valore stampato su quella banconota. Come può essere? Se io ti devo una banconota da dieci sterline e ti do dieci sterline, ti ho dato quanto ti devo, giusto? Sì, se la banconota da dieci sterline fosse denaro così come noi lo intendiamo. Ma non lo è. Non è niente di più del riconoscimento scritto di un debito, una promessa di pagamento - un "debito". Quando tu mi dai in prestito dieci sterline, mi presti un debito, e quando io ti ridò le dieci sterline ti restituisco il debito. Come possiamo pagare denaro a qualcuno, se il denaro non c'è?
Mia moglie, Pam, ricevette una lettera dalla polizia dello Hampshire, Inghilterra, nella quale si sosteneva che ella fosse stata sorpresa dall'Autovelox mentre superava di sei miglia all'ora il limite di velocità su una strada vuota, a mezzanotte. Per questo crimine contro l'umanità pretendevano 60 sterline. Scrissi allora a un tizio presso la Polizia dello Hampshire, un esattore di crediti per conto del governo, che aveva il titolo di "Amministratore, Ufficio Centrale Contravvenzioni". Gli chiesi come potevano essere pagati quei "soldi" quando non "esistevano" soldi. Non era forse illegale pagare un debito con un debito e, pertanto, come sarebbe stato possibile pagare senza commettere una frode? Lui si rifiutò di rispondere alla mia domanda nonostante io seguitassi a riproporgliela, perché non aveva una risposta. Il documento emesso dalla polizia suggeriva persino di pagare quel "denaro" con carta di credito! Interpellai anche il Capo della Polizia dello Hampshire e un giudice che presiedeva una "Corte Suprema di Giustizia" su come fosse possibile pagare quando non esisteva denaro, ma soltanto un debito. Anche costoro mi riservarono il trattamento del silenzio poiché, non sapendo dove andare a parare, l'unica via era ignorare la domanda. E tuttavia miliardi di persone soffrono la fame, perdono la loro casa, vivono in povertà e addirittura muoiono a causa della mancanza di denaro, quando non si tratta che di cifre illusorie sullo schermo di un computer. Un comunicato della famiglia Rothschild ai suoi associati di New York, datato 1863, riassume perfettamente la situazione:
"I pochi che capiscono il sistema saranno ugualmente così interessati ai suoi profitti, o così dipendenti dai suoi favori, che non faranno mai opposizione; d'altro canto, invece, la grande massa delle persone, mentalmente incapace di comprendere gli enormi vantaggi... ne porterà il peso senza lamentarsi, e forse senza avere il sospetto che il sistema è il nemico dei suoi migliori interessi".
L'intero sistema bancario si basa su una frode di proporzioni sbalorditive, tesa a controllare e a reprimere la gente. Non c'è nulla di sbagliato nell'avere un'unità di cambio e chiamarla denaro. Non è questo il punto. Il fatto è che, una volta che si hanno banche private, di proprietà di quelle stesse persone le quali creano il cambio dal nulla, e che lo caricano di interessi, ecco pronto tutto il necessario per una tirannia globale. É questo che abbiamo, e che è stato installato poiché le famiglie che controllano le banche sono le stesse che controllano anche quei politici i quali promuovono le leggi del sistema bancario. Chi è nuovo a tutto ciò potrebbe anche rimanerne sconcertato, ma alle banche è consentito prestare una cifra dieci volte superiore a quella sul loro deposito. É quanto viene chiamato "concessione creditizia sulle riserve proporzionali". Ogni volta che depositate in banca una sterlina o un dollaro, date a quella banca il diritto di concedere un prestito di dieci sterline o di dieci dollari, che in realtà essa non possiede. Molte persone pensano che le banche prestino i soldi dei depositanti, mentre non fanno altro che prestare aria fresca, numeri che esistono solo sullo schermo di un computer. Se seguiste i "soldi" da una banca all'altra, sotto forma di assegni, bonifici ecc., scoprireste che la banca crea sempre più "soldi" dal vostro deposito originale, o dal vostro prestito, poiché ogni volta che questo "denaro" viene speso e finisce in una banca diversa, in cambio viene concesso ancora più credito. L'ammontare degli interessi che le banche maturano attraverso questa frode è stupefacente. La manipolazione del denaro/sistema bancario è uno dei mezzi più efficaci della dittatura operata dalle famiglie di Illuminati, e un esempio della portata dell'imbroglio perpetrato ai nostri danni.
La gente fa un lavoro che odia per poter "pagare l'ipoteca". Ma cos'è questa ipoteca? É un debito che la banca vi paga in cambio di un debito ancora più grosso che le ripagate a vostra volta. Ma non potete - in termini legali - pagare un debito con un debito! E poi dicono che "sono" pazzo! Consultate gli altri miei libri per avere una serie dettagliata di straordinarie informazioni sulla frode bancaria globale. Questa rete di banche e compagnie interconnesse le une alle altre, e che fanno capo agli Illuminati, usano la loro influenza (controllo) sul governo per distruggere le attività minori dei non-Illuminati e per far sì che tutti, per sopravvivere, debbano dipendere dalle famiglie elitarie. Com'è che i governi approvano in continuazione leggi che rendono la vita sempre più facile e proficua per le grosse corporazioni, ma più difficile e dispendiosa per le piccole imprese? Ecco la risposta, una semplice equazione: dipendenza = controllo; diversità = libertà.
Nell'ambito dei "media", il potere su quello che vediamo e ascoltiamo si trova, allo stato attuale, nelle mani di un numero ridicolmente esiguo di persone. Può sembrare che ci sia un costante incremento nella "varietà" dei mezzi di comunicazione, con una quantità sempre maggiore di canali televisivi, ma il numero di coloro che li controllano e ne seguono la produzione continua a restringersi. Quando negli anni '70 divenni un reporter/presentatore televisivo, era impensabile che le stazioni regionali della Independent Television (ITV) in circolazione nel Regno Unito non fossero possedute separatamente le une dalle altre. Si pensava che questo fosse un requisito essenziale per garantire il libero flusso di informazioni imparziali. Ma oggi una compagnia, la Carlton-Granada, controlla tutto il complesso delle ITV attraverso l'Inghilterra, la Scozia, il Galles e l'Irlanda del Nord. Le radio "indipendenti" stanno rapidamente avendo la stessa sorte. E non è ancora finita, dato che il programma degli Illuminati esige il controllo totale, e nel mondo intero la regolamentazione della proprietà dei media è stata ridotta o respinta.
Il governo britannico, sotto la guida di Tony Blair, il fantoccio degli Illuminati, ha agito in questo modo sino ad arrivare a un livello scandaloso e ora cerca di accogliere un numero sempre maggiore di titolari stranieri della comunicazione mediale, così che le corporazioni globali come la Disney, e altre, possano subentrare. La Commissione Federale per le Comunicazioni degli Stati Uniti (FCC), capeggiata dal figlio di Colin Powell, Michael, esercita continue pressioni affinché i limiti di proprietà vengano ulteriormente ridotti. Questo sta consentendo ad alcune corporazioni di Illuminati di appropriarsi di una zona smisurata coperta dai media nazionali e mondiali, e di distruggere quanto rimane della eterogeneità della produzione e dei punti di vista. Il concetto è quello di controllare l'informazione a un livello tale che la gente veda e ascolti soltanto quanto si confà alla dittatura degli Illuminati. É esattamente ciò che George Orwell previde nel suo libro, 1984. Un gruppo mediatico chiamato Clear Channel, che è in stretta correlazione con la famiglia Bush, ne è un esempio. Il gruppo ha acquistato un gran numero di stazioni radiofoniche statunitensi e si impone sulla produzione delle "news". Nella sola Detroit possiede sette delle più popolari stazioni radio. Prima e durante l'invasione dell'Iraq avvenuta nel 2003, Clear Channel finanziava manifestazioni volte a raccogliere fondi per la guerra e, allo stesso tempo, sopprimeva i punti di vista alternativi eliminandoli dai propri programmi.
Le corporazioni di rilievo come la General Electric controllano le reti delle emittenti televisive degli Stati Uniti da cui la maggior parte degli americani trae le proprie "notizie".
La General Electric è proprietaria di: NBC network, CNBC, MSNBS, Bravo, Mun2TV, Sci-Fi Channel, Trio, WNBC New York, KNBC Los Angeles, WMAQ Chicago, WCAU Philadelphia, KNTV San Jose/San Francisco, KXAS - DallaslFort Worth, WRC Washington, WTVJ Miarni, KNSD San Diego, WVIT Hartford, WNCN Raleigh, WCMH Columbus, WVTM Birmingham, WJAR Providence, KVEAlKWHY Los Angeles, WNJU New York, WSCV Miarni, KTMD Houston, WSNS Chicago, KXTX DallaslFort Worth, KVDA San Antonio, KSTS San Jose/San Francisco, KDRX Phoenix, KNSO Fresno, KMAS Denver, WNEU Boston/Merrimack, KHRR Tucson and WKAQ Puerto Rico.
Quelli della General Electric posseggono inoltre gli Universal Studios, la NBC Universal Television Studio e la NBC Universal Television Distribution. Immaginate quanto tutto ciò dia loro il potere di inculcare una realtà fasulla.
I magnati dei media come Rupert Murdoch sono a capo di aziende che controllano una marea di emittenti televisive e radiofoniche e di testate giornalistiche in tutto il mondo, insieme agli studi cinematografici della Twentieth Century Fox, a case editrici come la Harper Collins, e al sistema Internet Delphi. Una delle "attività" di Murdoch, la Fox News o, per meglio dire, Fix News (fix, tangente, N.d.T.) è il canale televisivo propagandistico più parziale che io abbia visto fino a ora. Attraverso conglomerati come la GeneraI Electric, la Murdoch's News Corporation, la Disney e la AOL-Time Wamer, gli Illuminati controllano anche Hollywood e l'industria della musica.
Potete anche vedere etichette discografiche "differenti" e "diversi" studi cinematografici, ma essenzialmente è la stessa organizzazione ad averne il dominio e a decidere cosa verrà o non verrà visto e ascoltato.
Quando arriveremo al punto focale di questo libro, vi renderete conto di quanto il potere sui media sia vitale al programma degli Illuminati. Si tratta di qualcosa di molto più ampio e di molto più profondo del semplice fatto di dire menzogne e di nascondere la verità su ciò che accade nel mondo. Se non ci fosse questa imposizione su quello che la gente guarda e ascolta in prevalenza, il resto della struttura di controllo andrebbe a monte.
Ecco due piccoli esempi della manipolazione dei media e di cronaca fasulla che rivelano una realtà ben più vasta. Una ex giornalista della BBC mi raccontò di quando le venne chiesto di andare per le strade con una cinepresa a registrare ciò che la gente pensava della Regina Madre al momento della sua morte, avvenuta nel 2002 a 101 anni. La cronista scoprì che il "99 per cento" delle persone da lei intervistate aveva detto di non apprezzare la Regina Madre e che non gliene importava nulla della sua morte. Data la sua integrità professionale, la giornalista riportò quanto era accaduto in totale verità, ma venne duramente censurata dai suoi superiori. La linea di condotta della BBC consisteva nel sostenere che la "Queen Mum" (davvero un gran brutto soggetto) era amata e ammirata dalla nazione. La giornalista domandò ai suoi servili "superiori" se le stavano dicendo che avrebbe dovuto mentire. "Date le circostanze avresti dovuto distorcere la verità", le dissero. Ella si sentì disgustata e rassegnata. É triste, ma ci sono poche persone come lei, e la verità non solo viene distorta ogni giorno, viene letteralmente massacrata.
Mentre scrivevo questo libro, ho fatto un'esperienza (la più recente tra le molte centinaia che ho vissuto) che ha messo in luce la straordinaria incapacità dei media di riportare i fatti reali - e l'ingenua convinzione del pubblico in ciò che legge e sente. Venni contattato da un programma televisivo intitolato "Celebrity Big Brother" (il "Grande fratello delle celebrità", N.d.T.), nel quale personaggi "rinomati" vivono in una "casa" fino a un massimo di due settimane mentre vengono filmati 24 ore al giorno. I telespettatori votano per eliminare le "celebrità" fino a che non ne rimane una soltanto - il "vincitore". Incontrai una rappresentanza del programma per rendermi conto se, orrendo com'era quello "spettacolo", avrebbe comunque rappresentato un'occasione per comunicare informazioni con cui la gente di solito non viene in contatto. Decisi rapidamente che non lo era, e non seppi più nulla di quelle persone, né loro di me. Ma nei due mesi e più che seguirono, i giornali cominciarono a riportare che "ero in procinto" di apparire nel programma. Fino a quel giorno la notizia venne ripetuta e un giornale inviò persino un reporter a bussare alla porta di mio fratello in cerca di dichiarazioni riguardo alla mia partecipazione. Un quotidiano domenicale scrisse che ero stato rimpiazzato all'ultimo minuto con qualcun altro, mentre non era mai stata messa in programma una mia partecipazione. Durante le dieci settimane in cui la storia seguitò ad andare avanti, nemmeno per una volta uno di questi giornali chiese direttamente... a me! E tuttavia, nonostante quelle voci non avessero alcun fondamento, il pubblico ci credeva. Mi fermavano continuamente per strada e mi facevano domande sulla mia apparizione in quello show e la maggior parte delle persone credeva che la cosa dovesse accadere per forza, dato che così avevano letto in un giornale. I programmi radiofonici dettero ripetutamente la stessa versione dei fatti, e la storia divenne una verità accettata anche se era falsa al 100 per cento.
Ciò che ho appena descritto è come, minuto dopo minuto, i media vendono alla gente una realtà fasulla. L'esperienza del "Grande Fratello" e la vicenda della Regina madre possono anche essere esempi minori, ma gli stessi principi si applicano ai servizi d'informazione su guerra, politica, affari, finanza, scienza e tutto il resto - come viene descritto dettagliatamente negli altri miei libri, tra i quali "Cronache dalla spirale del tempo". La gente viene costantemente fuorviata da una combinazione di incompetenza, ignoranza e deliberati raggiri. Può anche non avere alcuna importanza il fatto che le persone credano erroneamente che io stia per apparire in televisione in qualche show-spazzatura; ma ne ha nel momento in cui esse accettano la versione ufficiale dei fatti dell' 11 settembre e la storia pre-confezionata della "guerra al terrorismo".
Poi ci sono i "microchip" e le telecamere di sorveglianza. Meritereste una laurea in auto-illusione se non vi foste accorti della monumentale espansione della tecnologia finalizzata al controllo, ovunque andiate. La scusa addotta è la risposta alle atrocità terroristiche orchestrate proprio dalle forze che stanno dietro all'introduzione dei microchip e della sorveglianza! É la tecnica che ho battezzato Problema-Reazione-Soluzione, in base alla quale viene creato un problema in forma segreta (come l' 11 settembre), si racconta alla gente una storia fasulla riguardo a chi l'ha causato e alle ragioni che vi stanno dietro e, quando la gente dice "bisogna fare qualcosa", viene offerta la soluzione al problema che è stato creato. Come abbiamo visto dal 11 settembre, queste "soluzioni" anticipano il programma orwelliano. La tecnica prevede di gettare le persone in una dimensione di paura, così che esse facciano affidamento sui loro leader perché le proteggano con nuove leggi, leggi che si addicano al progetto per la schiavizzazione dell'umanità. Nel 1957 il Dottor William Sargant, uno psichiatra del Tavistock Institute in Gran Bretagna, presieduto da Illuminati, scrisse nel suo libro "Baule for the Mind":

"Vari tipi di convincimenti possono essere impiantati nella gente dopo che le funzioni cerebrali siano state deliberatamente disturbate inducendo accidentalmente o di proposito sentimenti di paura, rabbia o eccitazione. Tra i risultati causati da disturbi di questo genere, il più comune è un temporaneo indebolimento nella capacità di giudizio e una intensificata suggestionabilità. Le manifestazioni appartenenti ai più svariati gruppi vengono talvolta classificate sotto il titolo di 'istinto del gregge', e compaiono nella loro espressione più spettacolare in tempo di guerra, nel corso di gravi epidemie, e similarmente in tutti i periodi di pericolo collettivo, che incrementano l'ansia e di conseguenza la suggestionabilità individuale e di massa".
"...Faremmo bene a non sottovalutarne l'effetto in termini di paura sulla psiche collettiva, oltre al desiderio che le autorità 'proteggano la gente' da quella paura".

Continua...

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