lunedì 21 aprile 2014

RENZIE E LA NIENTOLOGY APPLICATA



RENZI. Nomine rivoluzionarie, lotta alla burocrazia e ai super stipendi?


Le rutilanti dichiarazioni che vengono fatte fare a Renzi sono un capolavoro di convincimento (Endorsement) subliminale, una brillante applicazione degli studi sulla manipolazione delle masse, i cui risultati vengono verificati e monitorati dagli organismi internazionali che fanno capo alla grande finanza.
I media, attraverso il coordinamento Aspen, diffondono ‘idee forza’ relative agli obiettivi da indebolire e attaccare, già individuati dai centri di potere della grande finanza ( quali ad esempio: Diritti - Lavoro, Salute, Istruzione, Casa-, Sovranità popolare, Nazione, Patria, Comunità, Famiglia, Cultura nazionale, Moneta pubblica, Impresa pubblica, Religione, Parlamento..), i sondaggi e le petizioni di varie piattaforme (Avaaz è tra le maggiori) misurano l’attecchimento di queste ‘idee forza’ o ‘parole chiave’ tra le masse.
Gli spin doctors utilizzano queste informazioni come materiale con cui rivestire, indorare, plasmare i discorsi dei personaggi che debbono avere il consenso per sviluppare i programmi della finanza globalizzatrice (decisi dalla grande finanza nelle sue sedi di compensazione-decisione: Bilderberg, Trilaterale, CFR , FMI, BCE…) che loro debbono farci ingoiare.
“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono.” Malcom X
Personalmente avevo già presentato nel 2007 un emendamento alla legge finanziaria per porre un tetto ai manager e dirigenti pubblici, pari al trattamento dei senatori, e quando sono in un ufficio pubblico nulla mi fa più imbestialire della arroganza e del fatalismo di qualche funzionario, ma questo non mi impedisce di vedere che quella di Renzi sui ‘super stipendi’ è solo ‘ammuina’ , una falso obiettivo per distogliere dal continuo peggioramento delle condizioni del paese, dalla disoccupazione alla moria di imprese.
Moretti ha recitato la parte in commedia del manager vorace , una settimana di prime pagine con Renzi ‘castigamatti’, poi è stato premiato con la nomina a Finmeccanica.
Renzi e tutti i partiti del centrodestrasinistra, dipendono dalle banche e dai media di proprietà della grande finanza che ha voluto questa ‘crisi economica’ per concentrare potere nelle sue mani e in quelle delle sue società multinazionali; essendo i loro camerieri non possono certo ribellarsi, serve allora la burocrazia come ‘capro espiatorio’.
Ci dicono che se sconfiggeremo la burocrazia usciremo dal tunnel, ma farci guardare al dito è un modo per non farci guardare alla luna.
La burocrazia è ora il parafulmine di un sistema di potere partitico che ne ha abusato per piazzare i suoi ‘clientes’ e di una legislazione ‘modello labirinto’, da cui si può sperare di uscire solo con la guida delle logge e dei partiti.
Dovendo attuare i programmi della Troika (Fondo Monetario Internazionale, Commissione Europea, Banca Centrale Europea) Renzi dovrà aumentare tasse e ridurre la spesa.
Fino alle lezioni europee gli lasceranno ‘la catena lunga’, e ci troveremo centinaia di slogan e frasi fatte ad ogni telegiornale, ma poi dovrà aumentare le entrate fiscali (il debito, contrariamente alle rassicurazioni dei politici e giornalisti del sistema, è nuovamente aumentato) e ridurre la spesa pubblica (e non potendo tagliare a Banche, NATO, malavita e sue ‘Opere pubbliche’, taglierà il numero dei dipendenti pubblici, modello Grecia ).
L’attuale campagna è quindi utile a Renzi & complici, per dividere il popolo e vestire i panni di chi sta con gli imprenditori e con ‘chi lavora o cerca lavoro ’, contro gli impiegati pubblici ‘burocrati’ che spaventano le imprese straniere e vessano i cittadini, ma è anche preparatoria dei licenziamenti di migliaia di dipendenti pubblici e dei blocchi dei turn over che saranno attuati dopo le elezioni.
Quella delle nomine rivoluzionarie è però il vero capolavoro.
Nel 1992, sul panfilo Britannia, fu deciso di affidare ai maggiori gruppi bancari la cessione delle partecipazioni statali alle grandi società multinazionali e loro rami industriali; ci furono polemiche al calor bianco, tra sinistra, centro e destra, sulla funzione sociale delle partecipazioni statali nella attività economiche, produttive e manifatturiere, ma poi la cosa si quietò …forse ognuno ebbe il suo..
Le banche che gestirono l’operazione e le loro società che comprarono a prezzi di liquidazione, fecero enormi profitti, ma fu un indubbio danno per l’occupazione e per la struttura economica del paese (che iniziò proprio allora il suo declino ).
Scalfaro, Prodi e Draghi, diedero fondo a tutto il loro repertorio socio-filosofico-finanziario, per giustificare la distruzione del ruolo dello Stato come protagonista socio-economico e l’utilità finanziaria della svendita che divenne così: corretta, poiché riequilibrava imprenditoria pubblica e privata, agendo in settori ‘non strategici’ (?!); positiva, poiché portava consistenti risorse alle casse pubbliche.
Nel 2014, il terzo governo nominato dalla grande finanza, affida l’ENI (quella combattuta dalle multinazionali petrolifere di proprietà della grande finanza, le famose ‘7 sorelle’ che già la decapitarono di Mattei, poi recentemente la sconfissero anche in Libia) la più grande impresa pubblica italiana.. alla Presidente degli industriali privati !!
Nelle nomine non poteva mancare lo zampino degli occupanti, così (nonostante l’escusatio non petita del loro ambasciatore Napolitano) vediamo Maria Patrizia Grieco, della scuderia De Benedetti , il finanziere che già nel ’92 fu tra i beneficiati della famosa svendita, passare dalla direzione della impresa privata Olivetti, a quella della seconda industria pubblica operante in Italia, l’ENEL.
Le imprese private quindi si sono prese l’ENI e l’ENEL, stavolta senza prendere un Euro, anzi saremo noi a pagarle !!
Solo per questo, Renzi e PD & complici dovrebbero dimettersi dal parlamento, per tradimento della Costituzione, che specifica le due diverse tipologie di impresa, ancorché prevedere che chi governa dovrebbe rispettare la sovranità del popolo italiano e non quella della Troika.
Il fatto delle vicende giudiziarie del Gruppo Marcegaglia e dei suoi conflitti d’interesse con l’ENI, così come la collocazione di un manager De Benedetti , con proprie attività industriali in patente conflitto di interessi con l’ENEL, sono indici della caratura etica e morale del nuovo renzusconi, ma sono questioni minori rispetto alla enormità delle due maggiori Imprese Pubbliche assegnate, regalate, ai privati, con i media e i partiti del centrodestrasinistra che gioiscono perché…sono donne, è una rivoluzione modernista (!?)

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